giovedì 8 maggio 2025

Scetate! (nun te scetà)

Scetate bella mia, nu cchiù durmì
O core nun me dice – e te scetà
Quanto suonne ca perdo ppe tte – famm' addurmì – abbracciato nu poco cu tte
Sta nuttata nun è fatta ppe durmì
Famme sognà – che ancora me vuo' bene – famme nzuonno murì - nun me scetà
Si sta voce te sceta int' a nuttata – statte scetate, si vvuò sta scetate
I me vurria durmì vicino o sciato tuo – n'ora pur'i
eccetera eccetera



(insomma ste ragazze sono sempre lì che o si addormentano e poi si svegliano o si svegliano e poi si riaddormentano, tutto un gran dormire e sognare e poi dormire - e poi abbracciare?)

martedì 6 maggio 2025

Terrorismi.

C'erano quelli che mettevano le bombe sui treni o sulle banche, e a chi tocca tocca. Nessuna rivendicazione ovviamente, tutto doveva restare segreto, la gente doveva avere un terrore indistinto, chi mai sarà stato, perché, succederà di nuovo? Poi si è scoperto (ma c'è chi l'aveva capito subito, non dimentichiamolo) che erano protetti e complici di parti dello Stato o di organizzazioni militari straniere (quelle che in teoria dovevano “proteggerci”).

C'erano poi quelli che colpivano obiettivi precisi: poliziotti, secondini che pestavano i detenuti, spie, appartenenti agli squadroni della morte, capisquadra e capibastone che angariavano i sottoposto: tutto peraltro orgogliosamente rivendicato, il terrore doveva colpire solo gli oppressori. Irlandesi, indiani, sudafricani, vietnamiti, palestinesi, russi: prima di liberarsi sono stati tutti terroristi.

Sarebbe anche ora di iniziare a differenziare i termini fra il primo e il secondo tipo (e magari anche di rivalutare un pochino i secondi).

(poi in realtà c'è anche una specie di incrocio: Stati che assassinano all'estero persone sgradite e che bombardano donne e bambini innocenti mettendoci anche la faccia, ma questi sono terroristi al cubo e basta)

[al TG2 – direttore Clemente J Mimun – passa un servizio sulle BR. A un certo punto scorrono immagini della strage di piazza Fontana, senza commento – disinformazione pura. Certo, se qualcuno glielo contestasse, loro a parole non hanno fatto quel collegamento. Ma lo hanno fatto con le immagini, che è anche peggio: pare che oltre il 50% degli italiano pensi che piazza Fontana sia opera delle BR, chiediamoci perché]

[comunque se non c'era lotta continua la verità su piazza Fontana non sarebbe mai venuta fuori, questo è il punto. Fosse per Clemente J Mimun, crederemmo ancora alla follia anarchica e al tassista Rolandi – e magari anche al “balzo felino” di Pinelli]

lunedì 5 maggio 2025

Il ciclamino

La nonna (ha 95 anni nb) oggi era tutta contenta perché sta nascendo un ciclamino in terrazzo. Me lo ha anche fatto vedere, è il mio preferito, ha detto.


giovedì 24 aprile 2025

Il trucchetto (ovvero i sepolcri imbiancati)

Se uno è di sinistra e guadagna poco, subito scatta l'accusa: per forza è di sinistra, è un incapace! È l'invidia sociale che lo muove. È solo un povero sfigato, semplice no?
Se invece uno è di sinistra ma fa un bel lavoro e guadagna bene, subito: che incoerenza. Cuore a sinistra e portafoglio a destra, eh? Facile fare quello con gli ideali quando si è pieni di soldi, andatelo a dire agli operai, quelli sì che fanno una vita dura! E via così. 
Qualunque cosa faccia, uno di sinistra ha sempre torto. Se ti vesti bene: è da ricchi; se ti vesti male, fai schifo; se mangi bene vergogna, se mangi male idem. Ma è sempre e solo il solito trucco: come se avere una bella ragazza ed essere di sinistra fosse incoerente - o avere amici simpatici, o essere intelligenti: ma dov'è il problema? Chi l'ha detto che se sei di sinistra devi vivere male? Certo, vuol dire essere anche essere disposti a rinunciare a qualcosa per i propri ideali, vuol dire non essere schiavi del benessere; ma non vuol dire per forza soffrire.





















[ed è sempre stato così peraltro: Engels era un industriale, ma dava i soldi a Marx perché potesse scrivere e studiare, Lenin era figlio di borghesi – deportati peraltro per motivi politici - Che Guevara era di buona famiglia e laureato in medicina – sì ma è morto ucciso nella foresta da dove pensava di aiutare i campesinos. E non sono certo i primi: a chi lo accusava di andare ai banchetti, quello aveva risposto: siete solo dei sepolcri imbiancati. E poi fu disposto a morire. Questo è il punto]

domenica 13 aprile 2025

Shadowban

Elegante espressione per indicare che se pubblichi un post in cui critichi Israele, un algoritmo non ti farà più leggere da nessuno, senza avvisarti, peraltro.
E chi pensa di essere colpito da shadowban è un complottista. 



venerdì 11 aprile 2025

C'è chi dice

Un tempo Dio amava tutti. Beati gli ultimi (perché saranno i primi). Beati i poveri di spirito. E innumerevoli chiesette (tutte uguali) punteggiavano i borghi sparsi sulle colline. Il padrone del mondo, onnipotente e onnisciente, era vicino ai pecorai.
Poi c'è stato il dopoguerra: quelli del diritto del più forte le avevano prese. E (anche per paura della rivoluzione) c'era lavoro per tutti, cultura, case, macchine, canzoni; gli artisti erano importanti, si aspettava con ansia l'uscita di un nuovo libro o di una mostra e se ne discuteva.
Oggi una ragazza sdraiata sulla spiaggia ti guarda come dire: sì, faccio le cose porche, ma non con te. A te non te la do (chi te l'ha chiesta?). Il ragazzo di fianco tutto palestrato urla al telefono di contratti (robette, telefonia o roba del genere), in cui bisogna “spremere” chi li ha firmati e “spaccare il culo” a qualcuno. Ti guarda come dire: ti riempio di botte.
Che chi dice: come mai la gente non si ribella al capitalismo che li sfrutta?
È che oramai tutti (ma proprio tutti) pensano di sistemarsi sfruttando gli altri (quei poveri fessi). Sognano di stare in uno yacht a prendere al sole, immaginandosi di essere invidiati da quelli rimasti sulla spiaggia.










[Alla fine dell' Impero Romano, i proletari di Roma erano oramai una plebe parassita, fruivano insomma dei vantaggi dello sfruttamento delle popolazione lontane e asservite, anche senza essere parte della classe dominante. È un po' quello che è successo in Occidente, secondo Emmanuel Todd]

domenica 16 marzo 2025

Il Regno di Dio

Di pomeriggio, improvvisamente iniziava dalla casa accanto un canto lagnoso, accompagnato da un organetto. Erano gli aderenti alla Chiesa del Regno di Dio, una piccola setta protestante, che si riunivano tre volte alla settimana e durante la funzione cantavano. Ma erano canti strani, sempre diversi, sgraziati: senza che ci fosse una qualche melodia riconoscibile, come se fossero stati scritti da qualcuno che di musica non ne capiva niente (una cosa autoprodotta fra di loro, immagino). Poi li vedevamo giù in cortile, grigi e dimessi, che se ne andavano a casa.
Quando misero il citofono, il nome tutto intero non ci stava e quindi venne scritto solo “Regno di Dio”. Così, se uno suonava il campanello, poteva poteva accedere direttamente alle beatitudini celesti.





















[poi, quando in zona sono cresciuti i valori immobiliari, hanno venduto e si sono trasferiti in periferia, una villetta con giardino dove i loro canti probabilmente continuano ad innalzarsi al cielo]