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Un dolmen è quello che resta di una stanza sotterranea, a cui si accede attraverso un lungo corridoio. Una stanza senza finestre, completamente buia, disposta però in modo che venga illuminata dal sole quando sorge al solstizio d'inverno, il giorno più corto dell'anno. Il significato è chiaro: da tempo le giornate diventavano sempre più fredde e buie, forse si stava andando alla fine del mondo, al freddo perenne, alla fine della vita? Ed ecco, proprio nel giorno più buio di tutti, il sole illumina il fondo della caverna, e questa è la promessa della luce che torna, del nuovo anno che arriva (come poi effettivamente accade) e quindi del mondo che rinasce.
Si tratta di un rito primordiale, di cui qualcosa è rimasto ad esempio nella festa di Natale.
Un menhir invece è una pietra piantata in verticale, il cui significato profondo alla fine sembra essere: guarda cosa sono stato capace di fare. Menhir giganteschi, che venivano portati da centinaia di chilometri di distanza, da cave di pietra di tutt'altro colore rispetto a quelle locali: bianchissimi, piantati di fronte al mare, e vogliono dire: ce l'ho fatta. Ho cambiato la natura. Ho fatto qualcosa che nessun'altro riesce a fare.
Un menhir invece è una pietra piantata in verticale, il cui significato profondo alla fine sembra essere: guarda cosa sono stato capace di fare. Menhir giganteschi, che venivano portati da centinaia di chilometri di distanza, da cave di pietra di tutt'altro colore rispetto a quelle locali: bianchissimi, piantati di fronte al mare, e vogliono dire: ce l'ho fatta. Ho cambiato la natura. Ho fatto qualcosa che nessun'altro riesce a fare.
Dolmen e menhir sono diffusi in Francia, soprattutto in Bretagna, zona abitata dai Celti, ed erano ritenuti tipici di questa cultura. Nell'Ottocento, si cominciò a trovarne anche in Cornovaglia, in Gran Bretagna: certo, i celti erano stati anche lì. Poi in Irlanda: certo, i soliti celti. Nel Nord della Spagna: i celtiberi. Poi furono trovati in Corsica, e si iniziò a parlare di “invasione celtica”. Poi in Puglia: idem, incredibile, fin dove erano arrivati. Poi, sui monti Urali. La teoria dell'invasione celtica iniziò a vacillare. Quando antichi dolmen e menhir furono trovati in Giappone, la teoria dell'invasione celtica venne abbandonata: in tutto il mondo, nello stesso periodo, tutti gli uomini, a distanza di migliaia di chilometri, senza contatti, senza comunicare, avevano fatto tutti le stesse cose.
(ma anche nel linguaggio hanno scoperto che in tutte le lingue conosciute ci sono almeno dieci vocaboli fondamentali dalla radice sempre uguale. In Corea, mamma si dice MA (o MU), e il riso (alimento principale) si dice PAPPA. In “dito”, “indice”, indicare”, “uno”, c'è sempre la radice “i” (e infatti anche la lettera - e il numero - lo rappresentano). Il mio bambino di un anno indica una cosa e dice: i!)
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