domenica 31 marzo 2024

Sogni di riconciliazione

Un altro sogno ricorrente è che incontro qualche ex amico di tanti anni fa, sono trent'anni che non ci vediamo dopo una terribile litigata, o è uno che mi ha fatto un torto e mi sono vendicato, cose così: e nel sogno un po' ci guardiamo, in fondo devo ammettere che è in gamba, scambiamo qualche parola, in qualche modo ci riappacifichiamo.
E non c'è qualche particolare motivo perché capiti questo sogno, sono persone che davvero non vedo più, non c'è stato neanche un incontro di sfuggita, una notizia che me li abbia fatti ricordare, niente. È come se la mente facesse una pulizia e non volesse lasciare brutti ricordi in sospeso.




















(inutile dire che se li incontrassi veramente nella vita reale, non ci riappacificheremmo affatto)

sabato 30 marzo 2024

Quartieri sconosciuti

Ho un sogno che si ripete: sto facendo un giro a piedi per la mia città, e improvvisamente mi rendo conto che sono finito in un quartiere dove non sono mai stato e neanche immaginavo che esistesse. Un quartiere tipico: con una parte storica, una strada principale con i tram, edifici ottocenteschi e qualche casa moderna, gente, negozi. Come ho fatto a non accorgermene prima? C'è anche un canale, che incrocia un piccolo fiume, pieno di alberi; e lungo il canale vecchi edifici mezzo abbandonati e una pista sterrata per le bici, e la pista si perde nella campagna e va verso le montagne, fiume, campagna e montagne che non avevo mai visto prima: ed è bellissimo (nuovo, e familiare).



giovedì 28 marzo 2024

Romanticismo e bottegai

Secondo Isaiah Berlin, il Romanticismo (etichetta sotto la quale peraltro troviamo cose molto diverse, tradizionalismo e modernismo, individualismo e comunitarismo, spiritualismo e blasfemia, attivismo e contemplazione, amanti e nemici della Natura, nostalgici e futuristi, ecc ecc), movimento sviluppatosi in Germania nella seconda metà del Settecento e poi man mano diffuso in tutto il mondo, sarebbe in qualche modo il responsabile delle successive rivoluzioni politiche, economiche e culturali: dalla rivoluzione francese alla rivoluzione industriale, fino ai totalitarismi del '900.
Ma cos'è che accomuna i romantici?
In poche parole, l'odio per i bottegai, per la quieta vita borghese a cui li destinava la famiglia, di lento accumulo di denaro, di piccole ansie per piccole cose, di piccole soddisfazioni, di pace domestica, di solido tran tran quotidiano.
E quindi se vogliamo dire cosa caratterizza il nostro momento è: i bottegai hanno vinto; e i romantici hanno perso (come minimo perché hanno esagerato – ma non potevano farne a meno).


lunedì 18 marzo 2024

Russia

Il problema vero è non è mai stata veramente sconfitta. Svedesi, francesi, tedeschi (oltre a polacchi, inglesi, rumeni, italiani...), tutti hanno sempre cercato di invaderla (la Russia invece non ha mai cercato di invadere l'Europa, neanche quando avrebbe potuto farlo, giusto con i vicini l'ha fatto...): così poco abitata, così ricca di risorse naturali, ma anche così poco protetta da barriere fisiche, un bocconcino invitante insomma: ma non ce l'hanno mai fatta. E questo certo anche per il freddo invernale, ma soprattutto per i grandi spazi da percorrere, le pianure infinite, gli acquitrini fangosi che si stendono fra i confini occidentali e Mosca. Se Hitler per dire fosse potuto passare per gli stati baltici, o se avesse avuto l'Ucraina come alleata, la seconda guerra mondiale sarebbe finita in un altro modo.
E queste sono esattamente le condizioni che l'alleanza occidentale sta cercando di ricreare: ridurre la distanza dai confini per... per fare cosa? È chiaro che uno il dubbio se lo pone. E le forze paramilitari che sparano alla polizia davanti al parlamento per mandare via il governo legittimamente eletto? E il divieto di parlare russo? E l'adesione al patto atlantico in costituzione? E il “non si può escludere che” un giorno la Russia attacchi (certo, come non si può escludere che uno un giorno impazzisca e che si butti dalla finestra, come si fa ad escluderlo? O che se continui a mostrare il pugno a uno in un bar, quello prima o poi ti meni, come escluderlo, e allora vedi che facevo bene, a mostrargli il pugno). E “non si può escludere che” si usino armi nucleari: ma questo è porre in modo irresponsabile le premesse per farlo (le famose profezie che si autoavverano). E i generali inglesi, i colonnelli americani, i presidenti francesi, gli stolti dirigenti dell'alleanza atlantica... cosa altro stanno facendo se non mettere la situazione su un piano inclinato da cui non si riesca più a tornare indietro e che porti inevitabilmente alla situazione peggiore, che loro stessi stanno generando? (che poi lo faccia l'alleanza militare, questo per loro è un po' il modo per giustificare sé stessi e tutti i soldi che prendono, vedete che siamo indispensabili, un po' come i famosi pompieri incendiari, se non c'è un incendio bisogna crearlo altrimenti cosa siamo qui a fare? Ma che lo facciano i politici, questo è davvero incomprensibile)
E in questa situazione nessuno dice niente (giusto il Papa, ma viene subito zittito anche dai suoi). L'unica voce che parla è quella del potere anglosassone a cui ci siamo inchinati, e che non tollera che qualcuno non sia sotto il suo dominio, questo è il punto. E per quanto brutto e brutale sia quel regime, o altri simili, che ci siano altri poli di potere è nell'interesse di tutti. Quindi dispiace per quei poveretti che ci sono cascati e ci stanno lasciando le penne, ma ha ragione il Papa, questa è una cosa che deve finire – nel senso che va smorzata piano piano, in silenzio, rinunciando a vittorie impossibili, se non a un prezzo troppo alto. C'è un momento in cui bisogna capire che ci si è avventurati su una strada sbagliata; e non c'è nulla di male ad ammetterlo.


domenica 10 marzo 2024

Battiato

Confesso una certa diffidenza iniziale (uno che dopo il Parco Lambro trova il successo con canzoni tipo Bandiera Bianca e il Centro di Gravità Permanente, proprio la quintessenza degli anni '80, cos'è, un infame?), ma poi certe sue canzoni mi sono proprio entrate nel cuore (sempre però un po' come un abbandono a un piacere colpevole, del tipo: non è ci sta imbrogliando? per non parlare poi dei toni misticheggianti... ci è o ci fa? E quell'ogni tanto passava una nave, non è che è solo un furbino che gioca con i nostri sentimenti, un po' alla Puccini, per dire? Ma chi se ne frega... lasciami sentire e basta!):
Gli Uccelli
Treni per Tozeur
La Cura
Voglio vederti danzare
(tanto per dirne qualcuna)
più le canzoni altrui (francesi, Endrigo, Era de Maggio...) cantare con quella sua voce non bella, ma così bene...

(non c'è da stupirsi dell'affetto dei suoi appassionati).


lunedì 4 marzo 2024

Non sognare

Non mi riferisco alla fantasticherie, ai sogni ad occhi aperti. Quelli sono alla base del desiderio che è il motore del mondo, lo sanno tutti (o quasi). Sono anche la base dei film e delle canzoni, quindi: continuate a sognare.
Parlo dei sogni veri, quelli che si fanno dormendo, che hanno una strana familiarità ma assieme uno strano significato; e che si dimenticano pochi minuti dopo essersi svegliati (ma che in quel poco tempo ce li si ricorda, si sa che si ha avuto un sogno).
Quando si inizia a lavorare, si smette di sognare. E non solo nel senso che si devono abbandonare le fantasticherie più spinte, ridotte alle solite tre-quattro cose che si riescono effettivamente a fare (sesso – soldi – vacanze e poco altro).
Ma nel senso che non si sogna più, la notte si piomba in un nero sonno e ci si sveglia la mattina senza nessun ricordo – neanche breve – di aver sognato.


domenica 3 marzo 2024

In gamba

(racconto 1 - anni '70)
Alla fine del convegno, dove aveva smontato una per una le menzogne del padronato rileggendone in chiave critica i bilanci contraffatti, l'aveva avvicinato uno di Confindustria offrendogli lì per lì un posto nel loro Centro Studi, lei di certe cose ne capisce più di noi. E subito aveva accettato.
Così si fa! In questo modo dall'interno del sistema ne può capire fino in fondo le vere ragioni e governarlo con le sue capacità nella direzione giusta. In gamba, in gamba davvero.

(racconto 2 – stesso periodo)
Al termine dell'assemblea dove aveva attaccato la proposta di accordo offerta ai sindacati mettendone in luce tutti i limiti e i sotterfugi, era stato avvicinato da uno di Confindustria che gli aveva proposto uno stipendio triplo se andava a lavorare da loro, sappiamo riconoscere chi è capace, lei è la persona giusta.
Ma aveva rifiutato: io resto al mio posto, fra gli operai. Capito? Non mollava gli altri, ha saputo anche rinunciare al suo tornaconto. In gamba, davvero.



[immaginate adesso a distanza di anni chi dei due ha la macchina più bella, chi la casa più grande, chi manda i figli all'università in Inghilterra, e chi no]