martedì 6 maggio 2025

Terrorismi.

C'erano quelli che mettevano le bombe sui treni o sulle banche, e a chi tocca tocca. Nessuna rivendicazione ovviamente, tutto doveva restare segreto, la gente doveva avere un terrore indistinto, chi mai sarà stato, perché, succederà di nuovo? Poi si è scoperto (ma c'è chi l'aveva capito subito, non dimentichiamolo) che erano protetti e complici di parti dello Stato o di organizzazioni militari straniere (quelle che in teoria dovevano “proteggerci”).

C'erano poi quelli che colpivano obiettivi precisi: poliziotti, secondini che pestavano i detenuti, spie, appartenenti agli squadroni della morte, capisquadra e capibastone che angariavano i sottoposto: tutto peraltro orgogliosamente rivendicato, il terrore doveva colpire solo gli oppressori. Irlandesi, indiani, sudafricani, vietnamiti, palestinesi, russi: prima di liberarsi sono stati tutti terroristi.

Sarebbe anche ora di iniziare a differenziare i termini fra il primo e il secondo tipo (e magari anche di rivalutare un pochino i secondi).

(poi in realtà c'è anche una specie di incrocio: Stati che assassinano all'estero persone sgradite e che bombardano donne e bambini innocenti mettendoci anche la faccia, ma questi sono terroristi al cubo e basta)

[al TG2 – direttore Clemente J Mimun – passa un servizio sulle BR. A un certo punto scorrono immagini della strage di piazza Fontana, senza commento – disinformazione pura. Certo, se qualcuno glielo contestasse, loro a parole non hanno fatto quel collegamento. Ma lo hanno fatto con le immagini, che è anche peggio: pare che oltre il 50% degli italiano pensi che piazza Fontana sia opera delle BR, chiediamoci perché]

[comunque se non c'era lotta continua la verità su piazza Fontana non sarebbe mai venuta fuori, questo è il punto. Fosse per Clemente J Mimun, crederemmo ancora alla follia anarchica e al tassista Rolandi – e magari anche al “balzo felino” di Pinelli]

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