venerdì 30 ottobre 2009

Piattaforma intermodale

In un piano, si è imposto ad un operatore privato di realizzare, assieme alle case, anche un'area a verde pubblico. Un consigliere è contrario. Ma perché? Non è giusto, così le case sono più belle, tutte affacciate sul verde, e se le gode lui!

Si chiede ai funzionari di fare una valutazione sulla realizzazione delle aree a verde e servizi della loro zona (decine di milioni di metri quadri): problemi, progetti, aspettative. Uno arriva e ha segnato solo un quadratino: un'area libera, destinata a verde. Lui propone di renderla residenziale. Con che motivazioni? Il proprietario è venuto, mi ha parlato, e mi ha convinto. Sì, ma con quali argomenti? Mi ha convinto. Di più non si riesce ad ottenere.

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Prima di realizzare una grande piattaforma intermodale, l'operatore aveva regalato al Comune, con atto di munificenza, una grande area a verde nella campagna, da recintare e lasciare a disposizione della flora e della fauna del luogo, per farne un'oasi naturalistica. Quando tempo dopo si passò al cantiere, ricorso degli ambientalisti: è troppo vicino alla preesistente oasi naturale. E il Tar - gli ha dato ragione. Non se ne è fatto niente, i Tir parcheggiano ancora qua e là.

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