venerdì 12 settembre 2025

Non dimentichiamoci

Non dimentichiamoci che negli anni '30 nei paesi anglosassoni era molto diffusa la simpatia verso i regimi fascisti europei.
Non solo lo stesso Churchill ammirava Mussolini, ma la cosiddetta “debolezza” di Chamberlain nei confronti di Hitler era in realtà un nascosto desiderio che questo facesse fuori Stalin; allo scoppio della guerra poi lo stesso ministro Halifax (che avrebbe dovuto prendere il posto di Primo Ministro, ma per fortuna fu un altro) a dire all'ambasciatore italiano che l'Inghilterra era pronta ad arrendersi (per non parlare poi delle note simpatie per il nazismo di Edoardo VII e di sua moglie).
Negli Stati Uniti Henry Ford finanziò per anni il partito nazista tedesco. E anche il trasvolatore Lindbergh ne era un simpatizzante. Nell'Europa dell'Est Croazia, Ungheria, Bulgaria, Romania, Slovacchia furono alleati di Hitler, così come i nazionalisti ucraini.
La guerra invece andò in un altro modo. E in Occidente vinse Roosevelt (di fatto un socialdemocratico) e in Inghilterra i laburisti alleati con i conservatori; gli imperi coloniali in qualche modo finirono e ci furono decenni sostanzialmente di pace, benessere diffuso, diritti civili (giusto i palestinesi non ebbero la loro libertà).
Ma a qualcuno evidentemente questo non piaceva. È da un bel po' di tempo allora che sono all'opera per ribaltare i risultati della guerra, magari con una bella Terza Guerra Mondiale in cui finalmente la Russia venga sconfitta (e magari si possa dire – come già fanno certi giornalisti – che il nazismo fu sconfitto con lo sbarco di Normandia, c'è davvero da ridere), i popoli coloniali tornino sottomessi a fornire le loro risorse, e come capo venga messo qualche miliardario immobiliarista con simpatie fasciste e belle ragazze al seguito (noi abbiamo iniziato dando l'esempio).
Quindi le parti si stanno facendo sempre più chiare: da una parte il mondo capitalista anglosassone, sempre più di destra e autoritario; dall'altra gli eredi del comunismo e le ex colonie (da capire come si posizionerà il mondo musulmano, ma di fronte al legame stretto fra gli anglosassoni e il regime nazionalista e assassino di Israele, difficile pensare a un legame con i primi – c'è da chiedersi se il conflitto non sia nato apposta).
E i progressisti americani ed europei? Silenti, a dire poco.
Ma chi grida sull'Ucraina e tace sui palestinesi, ha idea di come stanno andando le cose? (prima domanda). Seconda domanda: da che parte stanno? La Terza Via di Clinton e Blair è finita da un pezzo, non so se se ne sono accorti. E quindi prima o poi – come negli anni '30, come ha fatto Churchill - la domanda bisognerà porsela.

giovedì 11 settembre 2025

Montagne della memoria

un pianoro bagnato di neve che si scioglie circondato da pareti nere e altissime, una casermetta militare abbandonata sullo sfondo

una malga nella conca in cima alla vallata sotto il passo, risa di bimbetti che giocano e scappano appena mi vedono (sono timidi) ma poi mi accorgo che mi scrutano da una fessura delle assi di legno di un fienile (sono curiosi)

un sentiero poco battuto e in fondo un alpe abbandonata, i prati fra le case davanti alla valle aperta

un rifugio nascosto dietro un angolo di roccia davanti a un grande prato circondato da pareti

e tanti altri così. E mi sono sempre detto: dovrò tornare qui.

Ma la domanda è: dove? Ne ho viste tante, di montagne, e non mi ricordo più la valle, né cosa c'era prima, né dopo.


[restano le immagini nella mente]

mercoledì 10 settembre 2025

Le con d'Irène

ovvero La figa di Irene. Famoso libro erotico scritto (ma pubblicato anonimo) da un importante surrealista poi diventato icona culturale e letteraria della sinistra comunista francese.
In breve, Iréne è una giovane contadina ricca (o meglio, proprietaria di una fattoria) che si porta a letto allegramente i suoi dipendenti, senza innamorarsi mai, e senza badare se siano bravi sul lavoro o meno (basta che siano prestanti e stuzzicanti); magari licenziandoli poi il giorno dopo. Stessa cosa fa la mamma da quando gli è morto il marito, solo un po' più selettiva (devono anche lavorare bene). Sono le cape e fanno quello che vogliono. Assiste al tutto il vecchio nonno paralizzato, che non può più muoversi né parlare, compatito come “puro”, ma che farebbe volentieri l'
amore anche lui con la figlia e la nipote.
In una scena precedente il protagonista, senza lavoro e abbandonato dal suo grande amore, viene accompagnato da una prostituta in un bordello ad assistere attraverso un buco nel muro alle prodezze erotiche di un'altra prostituta, chiamata “la ninfomane”, che fa sesso con tre soldati contemporaneamente. E pensi che quando non è con gli uomini si tocca lì continuamente, anche mentre mangia. Ma lui poi non va con la prostituta che lo ha accompagnato, per paura di essere spiato lui stesso.
Insomma il nonno e il protagonista si somigliano molto. E Irène – dice – è quella che ha sostituito nella sua mente il grande amore perduto.
In altre parole, è il solito “la amavo ma era solo una gran zoccola”, detto però in modo elegante.
A dire il vero non ci vedo però niente di surrealista o di sinistra. E forse neanche di erotico.

mercoledì 20 agosto 2025

Addio al nubilato

Si doveva sposare il sabato successivo: il fidanzato era di famiglia storica milanese, diverse case in centro, bocconiano, prospettiva di bella carriera già avviata in una grande società. Anche lei era di buona famiglia, imprenditori da generazioni, grande villa con giardino affacciata sul lago di Como dove si stava organizzando la festa.
Lei era venuta al mare, io ero lì con sua sorella più piccola. Era venuta a trovare il suo vero amore, un ragazzo del posto conosciuto in spiaggia, con la barba, si erano chiusi in camera tre giorni a dirsi addio.
Eravamo al liceo, anni settanta, il sesso era ancora un po' un tabù. Ma tua mamma cosa direbbe se venisse a saperlo? Ah lei lo sa benissimo, ma non dice niente. È una cosa normale, capita spesso alle ragazze di buona famiglia. Poi passa.


martedì 19 agosto 2025

Il figlio indesiderato

Alle medie, a metà anno si era aggiunto alla classe un nuovo compagno: molto carino, un grande ciuffo castano chiaro, vestiti sciccosi (scarpe a punta, le Barrow's), un po' bassino. Simpatico ma un filino strano: ombroso, ma ingenuo, a volte allegro e sorridente, ma con incomprensibili scatti di ira e di disperazione; le ragazze (che subito lo avevano notato) un po' le trattava male, un po' le cercava. Veniva seguito da uno psicologo, si venne a sapere poi. 

Sua mamma (mi spiegò anni dopo la mia), giovane e bella, allegra e un po' sventata, aveva sposato questo affermato imprenditore di buona famiglia. Il patto era: due figli, poi ci si diverte, viaggi, Courmayeur, Cortina, mare, barca a vela, libertà. Ma improvvisamente aveva scoperto di essere rimasta di nuovo incinta. E la crociera che dovevamo fare? Niente, disdire. Ma come? Avevamo detto due e poi basta, oramai c'è, ma si può fare altrimenti – non se ne parla neanche. Insomma aveva dovuto cedere. Ma quel bambino lo aveva odiato fin da subito, maledetto, già lì nella sua pancia. E anche quando era nato, che tortura, allattarlo, i pannolini: e le sue amiche erano in montagna a sciare e a divertirsi. 

E così eccolo fra noi, con il suo ciuffo, il suo visino, i suoi golfini di cachemire colorati e le scarpe a punta. Ma disperato.


domenica 3 agosto 2025

Insularità

Perché le rivoluzioni inglesi e americane hanno funzionato, generando società libere e progressiste, mentre quelle francesi e russe hanno generato società autoritarie e oppressive? Forse per la diversa ideologia, più liberale le prime e più radicale le seconde?
In verità un ruolo cruciale lo ha giocato la geografia, ovvero avere confini naturali (il mare) che impedissero alle nazioni nemiche di approfittare della situazione per invaderle.
I francesi e i russi si sono dovuti difendere con le armi; ed è l'organizzazione militare che li ha spinti all'autoritarismo.


venerdì 1 agosto 2025

Interpretazioni decisamente sbagliate

In Un bagno nello stagno dopo la pioggia George Saunders, che tiene corsi sulla letteratura russa a studenti selezionati in università americane, analizza alcuni racconti di famosi scrittori russi (da Cechov a Tolstoj) e non ne azzecca una.

Secondo lui Anima cara è una stalker (e invece è una tipica figura femminile russa), in Uva spina non coglie l'ironico anticlimax tipicamente cechoviano; nel Padrone e il lavoratore non capisce le dinamiche fra i signori e i mugiki.
Ma il massimo di incomprensione del testo lo raggiunge con il racconto di Tolstoj Alëša (o Alioscia all'italiana).

Dunque - molto in breve - Alioscia è un giovane servo, volonteroso, sorridente, un po' sciocco forse, ma buono: e viene quindi sfruttato a tutto spiano dai suoi padroni a cui i genitori l'hanno ceduto in cambio di una sommetta. E lui lavora a più non posso, guarda di lato e sorride.
Un giorno Alioscia si innamora - ricambiato - di una servetta di cucina, Marja, e si vorrebbero sposare; chiede quindi ai padroni il permesso. Ah no non se ne parla proprio, risponde la padrona, se si sposa chi mi dice che continuerà a lavorare come prima? E anche i suoi genitori non sono contenti: mica perderanno così la sommetta? Niente da fare, niente Marja, niente matrimonio, torna a lavorare. Alioscia sorride e ubbidisce – ma gli scende un lacrimone.
Qualche giorno dopo, mentre è sul tetto a lavare, non si sa come scivola e cade giù: sopravvive, ma si capisce che ne avrà per poco. Chiamano il prete, che non mi ricordo più cosa fa. Poi Alioscia guarda di lato, sorride e muore.
Commento di Saunders: dove guarda Alioscia? Guarda a Dio, che gli sorride perché non si è ribellato. La morale del racconto è che i servi devono subire in silenzio e che ci penserà Dio a premiarli in paradiso, Tolstoj è un reazionario (nientepopodimeno).
Ora, a parte il fatto che notoriamente Tolstoj non era un reazionario (anzi, vedi Resurrezione); a parte il fatto che il finalino rassicurante di Alioscia che si ribella e scappa con Marja andrebbe certamente bene in un telefilm americano, ma non in una storia russa, a parte questo insomma quello che vuol fare Tolstoj secondo me è un'altra cosa. Vuol dire al lettore: vedi, questa è la realtà. I servi non possono neanche amare, questo è quello che succede nel nostro paese. E a te lettore va bene? Vuoi che tutto resti così? O vuoi che anche Alioscia abbia il diritto di vivere? Ed è a noi lettori che Alioscia sorride, perché ha capito che stiamo dalla sua parte. Che lo amiamo. E che chiuso il libro faremo di tutto perché questo non succeda di nuovo.
Saunders, sveglia!