mercoledì 10 settembre 2025

Le con d'Irène

ovvero La figa di Irene. Famoso libro erotico scritto (ma pubblicato anonimo) da un importante surrealista poi diventato icona culturale e letteraria della sinistra comunista francese.
In breve, Iréne è una giovane contadina ricca (o meglio, proprietaria di una fattoria) che si porta a letto allegramente i suoi dipendenti, senza innamorarsi mai, e senza badare se siano bravi sul lavoro o meno (basta che siano prestanti e stuzzicanti); magari licenziandoli poi il giorno dopo. Stessa cosa fa la mamma da quando gli è morto il marito, solo un po' più selettiva (devono anche lavorare bene). Sono le cape e fanno quello che vogliono. Assiste al tutto il vecchio nonno paralizzato, che non può più muoversi né parlare, compatito come “puro”, ma che farebbe volentieri l'
amore anche lui con la figlia e la nipote.
In una scena precedente il protagonista, senza lavoro e abbandonato dal suo grande amore, viene accompagnato da una prostituta in un bordello ad assistere attraverso un buco nel muro alle prodezze erotiche di un'altra prostituta, chiamata “la ninfomane”, che fa sesso con tre soldati contemporaneamente. E pensi che quando non è con gli uomini si tocca lì continuamente, anche mentre mangia. Ma lui poi non va con la prostituta che lo ha accompagnato, per paura di essere spiato lui stesso.
Insomma il nonno e il protagonista si somigliano molto. E Irène – dice – è quella che ha sostituito nella sua mente il grande amore perduto.
In altre parole, è il solito “la amavo ma era solo una gran zoccola”, detto però in modo elegante.
A dire il vero non ci vedo però niente di surrealista o di sinistra. E forse neanche di erotico.

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