martedì 20 ottobre 2020

Bbody artt!

Sembra che sia destino di molte avanguardie esplodere all'inizio come novità, poi cercare di superarsi estremizzando, per finire poi per ripetersi ed annoiare.
Yves Klein iniziò intingendo donne nude nell'inchiostro e facendole rotolare sulla carta. Quella sì era arte! Perbacco (e le ragazze poi...).
Gli rispose una giapponese che si infilò un pennello nella figa e dipinse con quella (il rendiconto pudicamente dice: nelle mutande. Ma come faceva a tenerlo?). Così impara, quel maschilista di Klein.
Seguì un'altra che dipingeva nuda su un'altalena (e gli spettatori potevano spiarla da dei buchini nelle pareti).
Uno che pisciò sugli spettatori. Uno che fece correre gli spettatori al gelo fra urla, puzza, rumori e pericoli vari.
Uno che fa la cacca in pubblico e poi se la mangia.
Uno che si fa inchiodare sulla croce.
Uno che si fa inchiodare, ma per i genitali.
Un altro che si fa inculare da un cane in diretta.
Una che mette degli strumenti di tortura sul tavolo e dice fate di me quello che volete (sembra un po' uno di quei terribili video porno sado-maso).
Che altro resta da fare ancora?
Spararsi nelle cervella in diretta.
Bombardare una città fino a raderla al suolo.
Mettere un po' di spettatori nudi al gelo e poi infilarli in una macchina che li uccide – ad esempio (tranquilli, ci ha già pensato qualcun altro...).
Insomma, è stato un fuoco di paglia, un vicolo cieco (finalmente). O una resa esibizionista alla mercificazione capitalista, per dirla in altri termini (altro che critica o denuncia).
(tranne che c'è ancora qualche artistoide di provincia che ogni tanto ci prova: ci mettiamo tutti nudi e ci diamo manate con il colore! È body art! - ma è solo per acchiappare qualche ragazza ingenua)
Sic transit.

[c'è da chiedersi però quale fosse il meccanismo che spingeva le ragazze a prestarsi alle performance di Aktionismus. Masochismo? Voglia di apparire? Per quale motivo ti fai coprire di fango, umiliare, denudare e maltrattare in pubblico se non per partecipare in qualche modo alla gloria dell'artista (o sedicente tale)?]






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