Per Stockhausen, l’attentato dell’11 settembre alle Torri gemelle è
stato “la più grande opera d’arte”.
Secondo David Bowie, Hitler (chiamato “l’artista” dai suoi) è stato una
grande rock star ante litteram; ma anche, si potrebbe aggiungere, grande
performer (milioni di comparse, sangue vero, suicidio finale del protagonista
in scena – altro che Marina Abramovich!), per non parlare della land art
(territori interamente trasfigurati) o degli interventi multimediali (i fari
delle contraeree che disegnano cattedrali gotiche cangianti nel cielo notturno…
lo dice Speer). Nel nostro piccolo, c’era anche stato anche il
poeta-soldato con il suo lancio dall’aereo di estetiche bombette (poi imitato
da Mussolini e figlio).
Il ’68, “teatro di strada” (secondo Raymond Aron – o era De Gaulle?).
Tutto il resto a confronto è robetta.
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