mercoledì 27 gennaio 2010

Animali inselvatichiti.

Pare che gli animali domestici che tornano a vivere nella natura (cani, gatti, ma anche maiali, cavalli, ecc.) siano i più pericolosi. Perché non hanno più paura dell’uomo (lo conoscono), e perché hanno perso quelle regole istintive dell’animale selvatico, che riserva l’aggressività ai casi eccezionali. Senza il controllo di chi li ha in potere, hanno imparato ad essere cattivi.
E’ un po’ come le popolazioni che escono da una dittatura, che tendono a confondere la libertà con la malavita; o come chi esce da una chiesa, e pensa che al di fuori non ci sia più etica. E’ la dominazione precedente che li ha svuotati.

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