lunedì 19 agosto 2024

Val d'Ultimo

Un anno siamo andati in montagna in un posto che si chiama val d'Ultimo (nome un po' inquietante, in verità...), in un paesino dedicato a una santa dal simpatico nome di Santa Valpurga (anche qui...).
Tutto molto carino. Un giorno il padrone di casa, persona peraltro molto cordiale e gentile, inizia a parlarci del lago lì vicino. Sono venuti, racconta, hanno fatto la diga; e il paese che c'era lì è andato sommerso sott'acqua. Tutto: la chiesa, la casa dei miei nonni, il cimitero dove erano sepolti i miei...
La voce gli si incrina, ha quasi le lacrime agli occhi. Sono passati cinquant'anni e oltre, e ancora non lo accetta.
Certo, le dighe sono molto utili. Elettricità per lo sviluppo della fabbriche in pianura, e miliardi per gli investitori. A loro valligiani, giusto qualche indennizzo e se andava bene una casetta nuova fatta dal geometra un po' più in su. Se andava male (caso più frequente), l'emigrazione in pianura.
Poi dopo il Vajont e soprattutto dopo che hanno iniziato a mettere le bombe ai tralicci, dighe così non se ne sono fatte più.
(altre notizie sul tema in Sotto l'acqua di Fabio Balocco)













[passando per i villaggi abbandonati lungo la montagna, oramai tutti ricoperti dalla vegetazione, i sentieri si riescono a seguire ancora perché sotto i rovi, dove hanno camminato per secoli o millenni migliaia e migliaia di piedi, la terra battuta resta libera]

Nessun commento:

Posta un commento