mercoledì 28 luglio 2021

Grand Tour

Secondo Berenson l'arte porta a un'”intensificazione della vita”: viaggiando in Italia, davanti alle innumerevoli opere d'arte “uno si sente vivere con maggior speranza, con più gusto, di una vita più intensa e raggiante”. Questo, unito allo “sguardo del Principe”, ovvero all'identificazione con i possessori di palazzi e castelli dove questi tesori erano custoditi, e unito anche – diciamolo – alla sensazione che dà essere ricchi e potenti in un paese povero, pieno di belle donne facilmente disponibili, dava ai viaggiatori stranieri in giro per l'Italia sensazioni indimenticabili.
Ma quell'arte, senza più alcun legame con chi l'ha voluta e chi l'ha prodotta, che “amplifica la percezione della realtà e rende la vita più intensa e interessante...” in che cosa è diversa da una droga (o quantomeno da una scorciatoia)?



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