giovedì 12 novembre 2020

Perché la sinistra è antipatica.

Perché è settaria, tanto per iniziare. Siamo solo noi (quelli che hanno capito tutto). Gli altri sono gaglioffi, malvagi, collusi con il sistema. O idioti, nella migliore delle ipotesi. Quindi, violenza: prima verbale, poi (per i più radicali) anche fisica. Per i meno radicali, per i “riformisti”, versione moderata: facciamo tutto noi. Ci spartiamo gli appalti, gli incarichi: tutto fra di noi. Un po' come la mafia, insomma.

Poi c'è il cinismo. Realismo e pragmatismo va bene, mancanza di moralismo anche. Ma quando questo diventa disponibilità a qualunque compromesso... alla rinuncia semplice e immediata dei propri convincimenti sbandierati fino a quel momento... quando la ricerca dell'emancipazione diventa lassismo, sesso e droga e ubriachezza a tutte le ore e in tutte le forme... e qualunque scusa è buona per evitare fatica e sacrificio... be' un po' perdi l'onore (come direbbe la destra) - e comunque non piaci più.

Un tempo i militanti di sinistra apparivano liberi e integerrimi. Seri e romantici.

Adesso il contrario.



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