Al liceo una volta avevamo organizzato
una mostra di pittura fra studenti. Andava di moda allora il
figurativo, non so perché, forse una reazione all'astrattismo più
mainstream, chissà. Comunque, erano tutti ritratti, paesaggi, cose
così.
La sera prima dell'inaugurazione ci
trovammo a montare i nostri dipinti, ed ecco, c'era uno, che aveva
sempre fatto vanto delle sue doti artistiche, e che parlava molto
delle sue idee e della situazione generale e delle sue intenzioni, ma
insomma ecco che i suoi quadri non erano granché, anzi apparivano
decisamente più brutti degli altri: i ritratti sgraziati, i paesaggi
tristi, il disegno incerto, i colori dati male. E se ne stava lì
avvilito con i suoi quadretti.
La mattina dopo, subito prima che
iniziasse ad arrivare gente, ecco che interviene sui suoi quadri: il
ritratto viene tagliato in due (disvelamento della vera natura
dell'arte borghese), sul paesaggio compare una grossa macchia rossa
(ad indicare la violenza della tecnologia sulla natura). Grande
successo. Le ragazze guardavano ammirate le sue opere, oh che
originale! (i professori invece storcevano il naso, ma non dicevano
niente.)
Ecco, questa è una trovata. Qualcosa
che stupisce e ti risolve un problema, in una maniera che in qualche
modo si appella al quel grande mistero delle cose artistiche (che gli
americani chiamerebbero “arty”).
Anni dopo, ricordo che c'era stato un
invito a presentare progetti di architettura sul tema del rapporto
fra arte e natura, e una ragazza proprio non ce la faceva, il suo
progetto non marciava, oramai era la sera prima e non c'era nulla di
decente da portare: ma la mattina dopo si presentò con uno specchio,
tutto è natura, l'arte la deve riflettere, piacque molto.
E la “trovata” è una tipica cosa
italiana, anche all'estero mi sembra si dica così, tipo a teatro
certe parole sono entrate nell'uso come “piano” e “allegro”:
quando la trama è ingarbugliata e non si sa come uscirne, ecco un
deus ex machina che piace al pubblico e risolve la cosa.
Peccato però che alla lunga non duri.
Mica puoi uscire con una trovata tutte le volte (qualcuno lo fa...).
Lo studente da quella volta smise di dipingere, fu la sua ultima
mostra (per qualcun altro no). E la ragazza, l'ho incontrata qualche
giorno fa, di lavoro fa parte di qualche commissione paesaggio nei
Comuni fuori Milano, dice la sua, prende un gettone di presenza,
d'altra parte è di buona famiglia e la casa gliel'hanno comprata i
genitori, il suo fidanzato fa il broker, se la cava così. Gli altri
invece progettano parchi.
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