mercoledì 5 dicembre 2018

Göbekli Tepe


Klaus Schmidt - Costruirono i primi templi.

Incredibile scoperta archeologica che ha cambiato tutto quello che abbiamo imparato a scuola sull'origine della civiltà. Si diceva che l'uomo all'inizio era cacciatore e raccoglitore, organizzato in piccoli gruppi nomadi; poi, con l'inizio dell'agricoltura e dell'allevamento, si sarebbe sedentarizzato in piccoli villaggi, via via più grandi, da cui sarebbero nate le grandi coltivazioni, le istituzioni, la religione, le città: l'organizzazione sociale insomma così come la conosciamo adesso. Solo pochissimi urbanisti tipo il Mumford osavano proporre una sequenza diversa, dove per prima veniva la religione e le città, e solo dopo l'agricoltura- senza prove però, solo per intuizione – e per questo sbeffeggiato dagli archeologi, quelli veri.
Be', Göbekli Tepe dimostra che Mumford aveva ragione. Innanzitutto è un sito antichissimo, diecimila anni prima di Cristo (le piramidi sono di oltre 5.000 anni dopo, per dire, e Stonehenge di quasi 8.000). Poi, è stato realizzato da cacciatori-raccoglitori (non c'è traccia di avanzi di cibo proveniente da animali o piante addomesticate). Terzo, le pietre scolpite pesano più di 15 tonnellate, sono posate ordinatamente in cerchio e finemente scolpite; oltre al tempio portato in luce (10-20 megaliti), ce ne sono probabilmente altri dieci o venti ancora sepolti: questo presuppone uno sforzo titanico di una società già organizzata e numerosa, ma di cacciatori. Quarto, la città era solo religiosa, niente abitazioni in pietra, niente commercio o industria, per quanto si può capire.
E adesso arrivano le parti ancora più interessanti. Göbekli è situata sulle montagne a confine fra Turchia e Siria (dove adesso c'è la guerra), a nord della mezzaluna fertile dove è iniziata l'agricoltura. Nelle prossimità c'è il Karaca Dağ, la montagna dove è presente il grano selvatico che si suppone abbia generato la cultura dei cereali. Nella mitologia sumera, l'agricoltura era stata inventata dagli “dei delle montagne del nord”. Tutto torna.
Sempre più interessante: l'iconografia delle sculture è abbastanza spaventosa, sono animali feroci e dentuti. Il sito poi fu abbandonato e coperto volontariamente di terra duemila anni dopo, gli uomini si erano ribellati e avevano voluto dimenticare quegli dei. Gli dei che gli avevano regalato l'agricoltura, questo frutto avvelenato.


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