lunedì 15 ottobre 2018

La sposa veneta.


Da giovane era davvero bellissima: alta, magra, i capelli biondi, gli occhi azzurri, gli zigomi alti, sembrava una fotomodella. E infatti gliel'avevano proposto più volte, quando faceva l'università a Milano: ma lei niente, restava legata al suo fidanzato del suo paese in Veneto, bello, allegro, famiglia benestante di industriali, magari un po' tonto, ma simpatico: e un giorno si sarebbero sposati. Fidanzamento lunghissimo, non finiva mai. Forse i genitori di lui non la vedevano troppo di buon occhio, bella sì, ma famiglia meno importante, quella puntava ai soldi, una storiella giovanile va bene, ma un matrimonio? Un matrimonio è una cosa seria, bisogna pensarci su.
Ma alla fine ci arrivarono, si sposarono, un po' tardi, però. Alla festa c'erano solo i parenti di lui, di lei solo lo stretto indispensabile, il padre e la madre, gli altri non erano stati invitati. Lui qualche mese dopo iniziò a tradirla con delle ragazzette, poi si pentì, giuro che è l'ultima volta. Usa così da quelle parti, quando ci si sposa il marito pensa di poter fare di tutto, che la piasa, che la tasa, che la staga in casa, così si diceva una volta ed è una mentalità difficile a morire. Poi lo fece di nuovo, volò anche una sberla quando lei gli urlò dietro, si pentì subito. Chiese scusa, giurò di non farlo più. La prossima volta ti lascio, lo minacciò. Le donne un tempo mandavano giù e sopportavano per la famiglia, adesso si separano, è pieno. E tempo sei mesi divorziarono, lei non volle nessun assegno, a dimostrazione che non era a quello a cui puntava.
È da sola, adesso. Ha messo in affitto il suo appartamento, è tornata a vivere nel villino dei suoi, così risparmia. Quando l'orologio biologico ha iniziato a scoccare ha avuto una figlia da una storia così, passeggera, lui non è una bellezza, ma è ricco, la adora da lontano, le passa dei soldi. Non stanno assieme ma ogni tanto si vedono.
Ma da giovane era davvero bellissima.



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