Uno delle convinzioni dell’antropologia è che nella lontana antichità
fra le tribù di cacciatori-raccoglitori tutti (cacciatori-maschi e
raccoglitrici-femmine) contribuissero in modo equo al sostentamento della
famiglia; in particolare le femmine portando i vegetali e i maschi portando la carne.
Esaminando meglio il
comportamento dei popoli tuttora cacciatori-raccoglitori è emersa* però un’importate
differenza fra due diversi tipi di cacciatori: quello “procacciatore”, che
tutti i giorni porta a casa una quantità stabile di piccole prede – topi,
quaglie – prese in luoghi noti vicino a casa; e il cacciatore “esibizionista”,
che si dedica alla caccia grossa lontano da casa, con esiti imprevedibili, e
che ogni tanto (ogni dieci-trenta-quaranta giorni) prende una grossa preda (una
giraffa, per dire). Bene, il suo apporto in termini calorici alla famiglia è di
gran lunga inferiore a quello delle più modeste attività del procacciatore e
delle raccoglitrici. Ma come mai? si dirà. Una giraffa ogni quaranta giorni
varrà ben di più, come massa di carne, di un topo tutti i giorni.
E’ perché il cacciatore esibizionista non poteva portare tutta la
preda a casa, non sarebbe durata: la divide quindi con gli amici, invita sconosciuti incontrati lì per
caso a una grande festa; ma soprattutto offre succulente porzioni di cosciotto
di giraffa alle mogli dei procacciatori in cambio di prestazioni sessuali.
Diciamo meglio, le seduce con il suo coraggio e la sua avventurosità, tanto
per rendere la cosa meno mercantile. E pare che questo sia il motivo dell'estinzione di molti animali di grossa taglia, troppe feste...
In questo quadro, la posizione migliore per una donna è
essere moglie di un procacciatore e avere per amante qualche cacciatore
esibizionista. Cibo sicuro tutti i giorni, prole ben nutrita, il proprio gene
mischiato in più modi, qualche cosciotto in più quando capita, più possibilità
di sopravvivenza.
Il procacciatore invece è un mezzo perdente: si dà un sacco da
fare per nutrire i figli, che magari non sono neanche i suoi (in media si
calcola solo uno su tre). Ma insomma se la cava.
L’esibizionista vince sempre: il suo gene è il più diffuso,
con buone probabilità di sopravvivenza, senza affaticarsi troppo.
(la moglie dell’esibizionista invece è la vera perdente, aspetta giorni e giorni il cibo che non arriva mai, e quando il marito torna scompare con le altre; ma di
fatto è irrilevante: potrebbe anche non esserci).
E siccome la nostra fisiologia è incardinata su quella dei
cacciatori-raccoglitori, essendosi formata e consolidata nel lungo periodo -
centinaia di migliaia di anni - in cui eravamo così, ecco spiegate molte cose
(io catturo una giraffa ogni dieci anni, però).
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