domenica 20 settembre 2009

Campi.

Auschwitz è in Slesia, una regione industriale storicamente tedesca, a confine con i territori polacchi e austroungarici. Non è situata in mezzo a splendidi boschi, come mi è capitato di leggere (i boschi sono in Slovacchia o in Moravia, lungo il percorso per arrivarci); diciamo che ricorda un po’ la periferia di una cittadina ferroviaria e industriale, tipo Rho o Gallarate.
Il vero campo di sterminio è in realtà Birkenau, poco distante.
Le cose più impressionanti sono le foto segnaletiche di bambini internati (le facevano solo all’inizio, dopo non ci fu più tempo), le masse di capelli tagliati ai morti (in una vetrina profonda due-tre metri e lunga venti, i capelli sono spessi qualche metro), la montagna di vestiti tolti ai bambini, le cuffiette, le scarpine di lana, identiche a quelle che usiamo ancora adesso per i nostri. E l’odore terribile di sudore, di affollamento e di corpi sporchi che si sente ancora nelle baracche vuote.

(la foto l’ho scattata lì)

Nessun commento:

Posta un commento