sabato 16 gennaio 2010

Le architetture di Zaha Hadid sembrano delle astronavi aliene (ma piene di alieni cattivi!)

Alla fine degli anni '60, quando si andava in visita dagli amici dei genitori, in quei salotti alla moda (andava un gusto modernista, oramai un po’ stanco) troneggiavano questi enormi posaceneri tutti mossi, bizzarri, che richiamavano vagamente una scultura astratta (ma di quelle peggiori).
E ricordo anche quando andavamo a vedere le nuove chiese di architettura moderna in qualche quartiere periferico: forme assurde, mal riuscite, strane, prodotte da una libertà formale e tecnologica un po’ impacciata; a metà strada fra il desiderio di farsi notare e il tentativo di ricreare un alcunché di sublime e spirituale (perso per sempre).
Anche i fumetti di Topolino di quegli anni quando erano ambientati nel futuro erano pieni di edifici bislacchi, a torciglione, a onda, con le finestre qua e là. Insomma, un gusto un po’ d’antan, mi sembrava.
Ma adesso sono tornati. Cosa saranno quei posaceneri giganti, quelle grigie astronavi? Ma è lei, la nostra mitica! E ogni comunello in difficoltà con le politiche ordinarie, non ha che da tirare fuori dal cappello il buon vecchio trucco di prestigio: un progetto fantascientifico di Zaha Hadid! E tutti a tacere!

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