giovedì 24 aprile 2025

Il trucchetto (ovvero i sepolcri imbiancati)

Se uno è di sinistra e guadagna poco, subito scatta l'accusa: per forza è di sinistra, è un incapace! È l'invidia sociale che lo muove. È solo un povero sfigato, semplice no?
Se invece uno è di sinistra ma fa un bel lavoro e guadagna bene, subito: che incoerenza. Cuore a sinistra e portafoglio a destra, eh? Facile fare quello con gli ideali quando si è pieni di soldi, andatelo a dire agli operai, quelli sì che fanno una vita dura! E via così. 
Qualunque cosa faccia, uno di sinistra ha sempre torto. Se ti vesti bene: è da ricchi; se ti vesti male, fai schifo; se mangi bene vergogna, se mangi male idem. Ma è sempre e solo il solito trucco: come se avere una bella ragazza ed essere di sinistra fosse incoerente - o avere amici simpatici, o essere intelligenti: ma dov'è il problema? Chi l'ha detto che se sei di sinistra devi vivere male? Certo, vuol dire essere anche essere disposti a rinunciare a qualcosa per i propri ideali, vuol dire non essere schiavi del benessere; ma non vuol dire per forza soffrire.





















[ed è sempre stato così peraltro: Engels era un industriale, ma dava i soldi a Marx perché potesse scrivere e studiare, Lenin era figlio di borghesi – deportati peraltro per motivi politici - Che Guevara era di buona famiglia e laureato in medicina – sì ma è morto ucciso nella foresta da dove pensava di aiutare i campesinos. E non sono certo i primi: a chi lo accusava di andare ai banchetti, quello aveva risposto: siete solo dei sepolcri imbiancati. E poi fu disposto a morire. Questo è il punto]

domenica 13 aprile 2025

Shadowban

Elegante espressione per indicare che se pubblichi un post in cui critichi Israele, un algoritmo non ti farà più leggere da nessuno, senza avvisarti, peraltro.
E chi pensa di essere colpito da shadowban è un complottista. 



venerdì 11 aprile 2025

C'è chi dice

Un tempo Dio amava tutti. Beati gli ultimi (perché saranno i primi). Beati i poveri di spirito. E innumerevoli chiesette (tutte uguali) punteggiavano i borghi sparsi sulle colline. Il padrone del mondo, onnipotente e onnisciente, era vicino ai pecorai.
Poi c'è stato il dopoguerra: quelli del diritto del più forte le avevano prese. E (anche per paura della rivoluzione) c'era lavoro per tutti, cultura, case, macchine, canzoni; gli artisti erano importanti, si aspettava con ansia l'uscita di un nuovo libro o di una mostra e se ne discuteva.
Oggi una ragazza sdraiata sulla spiaggia ti guarda come dire: sì, faccio le cose porche, ma non con te. A te non te la do (chi te l'ha chiesta?). Il ragazzo di fianco tutto palestrato urla al telefono di contratti (robette, telefonia o roba del genere), in cui bisogna “spremere” chi li ha firmati e “spaccare il culo” a qualcuno. Ti guarda come dire: ti riempio di botte.
Che chi dice: come mai la gente non si ribella al capitalismo che li sfrutta?
È che oramai tutti (ma proprio tutti) pensano di sistemarsi sfruttando gli altri (quei poveri fessi). Sognano di stare in uno yacht a prendere al sole, immaginandosi di essere invidiati da quelli rimasti sulla spiaggia.










[Alla fine dell' Impero Romano, i proletari di Roma erano oramai una plebe parassita, fruivano insomma dei vantaggi dello sfruttamento delle popolazione lontane e asservite, anche senza essere parte della classe dominante. È un po' quello che è successo in Occidente, secondo Emmanuel Todd]

domenica 16 marzo 2025

Il Regno di Dio

Di pomeriggio, improvvisamente iniziava dalla casa accanto un canto lagnoso, accompagnato da un organetto. Erano gli aderenti alla Chiesa del Regno di Dio, una piccola setta protestante, che si riunivano tre volte alla settimana e durante la funzione cantavano. Ma erano canti strani, sempre diversi, sgraziati: senza che ci fosse una qualche melodia riconoscibile, come se fossero stati scritti da qualcuno che di musica non ne capiva niente (una cosa autoprodotta fra di loro, immagino). Poi li vedevamo giù in cortile, grigi e dimessi, che se ne andavano a casa.
Quando misero il citofono, il nome tutto intero non ci stava e quindi venne scritto solo “Regno di Dio”. Così, se uno suonava il campanello, poteva poteva accedere direttamente alle beatitudini celesti.





















[poi, quando in zona sono cresciuti i valori immobiliari, hanno venduto e si sono trasferiti in periferia, una villetta con giardino dove i loro canti probabilmente continuano ad innalzarsi al cielo]

sabato 15 marzo 2025

Uncorrect 2 (zingari felici)

Nell'area industriale dismessa aveva trovato rifugio un gruppo di nomadi, rom - zingari insomma: diverse famiglie, grandi e piccini, e lì si erano accampati in mezzo agli edifici diroccati.
In Consiglio Comunale c'era chi sosteneva che avessero il diritto di restare: gli zingari sono un popolo libero, portatori di una cultura diversa da noi certamente, ma che dobbiamo rispettare. Zingari figli del vento, popolo felice, e via così – c'era anche un blog molto attivo in questo senso. Altri contrarissimi, va be' la differenza di cultura, ma quelli sono ladri, dicevano, bisogna difendere le nostre famiglie, la brava gente di qui.
Un giorno stavo facendo un sopralluogo sulle aree verdi lungo il fiume. Ero in bicicletta e mi ero fermato in mezzo alla stradina per fare delle foto. Quand'ecco che arriva un macchinone, nuovo, di lusso. Alla guida c'è un uomo maturo, ben vestito, che non vedo in faccia perché c'è il parasole del parabrezza abbassato. Di fianco sul sedile c'è una bambina di quattro-cinque anni, tutta sporca e scarmigliata. Mi faccio da parte e il macchinone passa.
Stranissimo, però. Ma cosa ci faceva una bambina tutta sporca scarmigliata su quel macchinone? E anche nell'area dismessa, ogni tanto si vedeva entrare un macchinone, si metteva a parlare con un donnone con il fazzoletto sulla testa e la gonna lunga, ripartiva.
Tempo dopo mi è capitato di parlarne con la dirigente dei Servizi Sociali. È che prostituiscono le bambine, mi dice. Solo che non possiamo intervenire perché minacciano che se ci vedono le uccidono. Non sono neanche figlie loro probabilmente, l'altro giorno hanno preso un bambino per i piedi e l'hanno appeso fuori dalla finestra, minacciando di farlo cadere giù se non ce ne andavamo.
Zingari, figli del vento. Popolo libero e felice.




















[e quelli dei macchinoni?]

mercoledì 5 febbraio 2025

Perché il Veneto è “bianco”.

Spesso si prendono in giro i veneti perché sono legati alla chiesa cattolica. Gran bestemmiatori, sì, ma poi restano attaccati alle gonne dei preti, come mai?
Durante la Grande Guerra, dopo Caporetto l'esercito austroungarico aveva invaso non solo il Friuli, ma anche buona parte del Veneto. I borghesi allora erano scappati tutti, e anche i nobili. E anche i Sindaci e gli Assessori, gli avvocati e i negozianti, tutti via – ma i contadini invece non potevano scappare, avevano le bestie e la terra, non avevano dove andare. E quindi sono rimasti lì nelle terre invase, alla mercé di un esercito straniero, che gli rubava le mucche e gli stuprava le figlie. Ma i preti sono rimasti. Gli unici che sono rimasti lì con loro, che non li hanno abbandonati, sono stati i preti: che sono restati sul posto, a soffrire con loro. E queste sono cose che non si dimenticano.

giovedì 30 gennaio 2025

Il ritorno del lucumone

Immaginiamo (ma non è un pensiero originale) che i discendenti dell'antico popolo dei Lucumoni, scacciati dai Romani dalla loro terra natìa migliaia di anni fa, si siano poi rifugiati in una terra lontana (poniamo la Mongolia o il Kirghizistan o altro), dove però sono stati perseguitati. E così le Nazioni Unite, per riparare in qualche modo alle persecuzioni da loro subìte (e anche un po' per sensi di colpa, avendole ignorate per anni) decide di restituire ai discendenti dei Lucumoni (che erano i sacerdoti etruschi, nb), la loro terra natìa: ovvero la Toscana. Dove appunto sono tuttora ben presenti i resti, le tombe, i templi, le mura delle città di questo antico popolo, a dimostrazione della continuità. Si ricostruisce anche la lingua, basandosi sugli antichi resti scritti, e la si fa diventare lingua ufficiale della regione; poi si richiamano tutti i discendenti dei Lucumoni (o sedicenti tali, i documenti in realtà sono in gran parte andati persi) sparsi per il mondo. Tutto bene, quindi.
E i toscani? Be', andarsene. Però chi esce non può più rientrare. E chi resta diventa un cittadino di serie B, gli rubano i terreni e le case, sono continuamente angariati e vessati, non hanno alcun diritto. E voi pensate che i toscani se la farebbero andare bene, che subirebbero senza dir nulla? Ma se si ribellano li chiamano terroristi e razzisti e li sbattono in galera e una potenza straniera continua ad offrire soldi (fiumi di soldi) e armi (montagne di armi) ai lucumoni per tenere sotto controllo la terra che hanno preso, tutta colpa di quei maledetti kirghizi o mongoli (che nel frattempo fra l'altro sono stati anche perdonati e allora meglio farla pagare ai toscani, che non hanno fatto niente).
Inimmaginabile, vero? Eppure è proprio quello che sta succedendo in questi giorni, non lontano da noi.