domenica 20 ottobre 2024

Intercettazioni irrinunciabili.

Era un geometra di una città di provincia. Piano piano aveva messo su un'impresa, prima solo edile, poi anche immobiliare (compravendita di terreni, sviluppo, costruzione e vendita appartamenti, si guadagna ben di più). La moglie si occupava dell'amministrazione, la figlia (che faceva l'estetista) aveva sposato un architetto che gli faceva i progetti, tutto in famiglia.
Tutto insomma andava bene, l'attività era fiorente, oramai era sulla sessantina – non molto simpatico in verità, un po' arrogante.
Quand'ecco che viene inquisito dalla magistratura: la sua impresa aveva ristrutturato gratuitamente la villetta in campagna del progettista del Piano Regolatore – e questo sicuramente è un reato. E sua figlia aveva ospitato per una serie di sedute rilassanti il capo dell'ufficio tecnico comunale nel suo centro estetico senza farlo pagare, c'erano le sue foto nella sauna la pancia di fuori e e un asciugamanino sui fianchi.
Ma soprattutto era stato intercettato. E agli atti c'era una sua telefonata a una loro collaboratrice, dove si dichiarava pazzo di lei, ma geometra lei è sposato, non me ne importa nulla di quella vecchia carampana, sono pronto a fuggire con te anche domani!
Il tutto ovviamente finito sul giornale locale, sono atti pubblici.
La ditta dopo un po' fallì. E lui morì per un attacco di cuore.
Ma chi può immaginare il dolore della moglie, vedersi sbattuta così sulle pagine del giornale (che lo potevano leggere tutti, la vicina, le amiche)?


[tutti assolti in secondo grado, peraltro]

sabato 19 ottobre 2024




 

sabato 5 ottobre 2024

La talpa

Immagino che nessuno si sia dato la briga di leggere l'autobiografia del (due volte) ex Presidente della Repubblica Napolitano.Eppure, è una lettura abbastanza istruttiva.
In breve, era il figlio di un illustre avvocato napoletano, principe del Foro, conservatore: e venne scelto giovanissimo dal PCI come possibile “appiglio” verso le classi borghesi da cui proveniva (il padre rimase molto costernato da tale scelta). Gli fecero fare quindi la carriera del caso: subito responsabile del partito a Caserta, poi eletto deputato, poi responsabile per la cultura, ecc, ecc. Degli operai se ne ricordava giusto prima delle lezioni perché comunque era un tema da sbrigare.
E nel partito iniziò presto a rappresentare un punto di vista moderato, migliorista, riformista che più di così non si può, molto distante dalle parole d'ordine comuniste tradizionali; e con grande perseveranza – senza abbandonare mai il partito peraltro – pian piano passò a smantellare come irrealizzabili tutte le aspirazioni e i punti di vista che anche lontanamente potevano porsi in contrasto con le logiche dell'esistente: sorprendendo e conquistando l'apprezzamento degli avversari politici. Tanto che alla fine – dopo aver liquidato anche le forme più blande e pacifiche di egualitarismo sociale o cose simili – si chiede: ma allora si può vivere senza ideali? No, si risponde. E l'ideale che si sceglie è: l'Europa Unita. Ovvero qualcosa davvero buono per tutti (e peraltro anche quello un po' irrealistico – chissà, magari adesso abbandonerebbe anche quello).
In buona sostanza, non era comunista o di sinistra manco per niente, neanche lontanamente. Ma anziché abbandonare di conseguenza il partito (e finire così nell'irrilevanza) tenacemente rimase e da lì acquisì sempre nuovi posti di potere: Presidente della Camera, Ministro degli Interni e poi, come detto, due volte Presidente della Repubblica, papà ne sarebbe stato contento (e con grande gioia della destra peraltro, in vista della defenestrazione di Bersani da parte di Renzi).
Ma, almeno, dicevano gli ingenui, finalmente nei posti di potere c'è uno dei nostri. Nooo, tutto sbagliato: era uno dei “loro”. Un giovane borghese e perbene che come una talpa aveva fatto fuori il partito degli operai (e dei contadini, in teoria).


[e quindi: meglio essere o non essere? Essere come Napolitano che passin passetto è arrivato a essere Presidente, ma perdendo per strada tutti i suoi ideali (posto che li avesse); o non essere come quello morto giovane nella foresta boliviana, ma con tutti i suoi ideali?)

venerdì 4 ottobre 2024

Bregaglia

È una piccola valle svizzera al di qua dello spartiacque, fra Chiavenna e il passo del Maloja; nota soprattutto per le belle montagne, abbastanza ardite (la Nord-Est del Badile fino agli anni '30 era considerata una parete impossibile) e le belle passeggiate. Ci sono anche alcune frazioni, Soglio, Stampa. A Stampa è nato Alberto Giacometti, lo scultore (quello degli omini magrissimi). Ma a Soglio è cresciuto anche Giovanni Florio, un importante umanista vissuto per lo più in Inghilterra fra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento.
Di famiglia italiana ma protestante, durante le guerre di religione i suoi si erano rifugiati in montagna per sfuggire alle persecuzioni, pur rimanendo in contatto con il mondo culturale del Nord Italia, Milano, Venezia, Verona... È il famoso paradosso alpino, per cui in passato spesso più si andava in alto più le persone erano colte – in pianura si rischiava troppo.
Comunque a un certo punto Giovanni Florio, la cui madre di cognome faceva Crollalanza, andò a Londra. Dove tradusse Montaigne in inglese. Dove scrisse poesie colte. Dove pubblicò un libro di modi di dire nuovi, molti tradotti direttamente dall'italiano; modi di dire che si ritrovano in molte opere di Shakespeare (fortemente influenzato, a detta dei critici, da Montaigne). Shakespeare che sembra conoscere bene Venezia e Verona, dove ambienta le sue opere in un modo ricco di dettagli. Che riprende la storia di Romeo e Giulietta da Matteo Bandello di Milano. E che riprende il cognome Montecchi da quello di Montecchio, dove si era rifugiato il nobile che per primo scrisse quella storia – ma quell'inglese come faceva a sapere tutti questi particolari? Quell'inglese il cui unico scritto autografo che abbiamo è pieno di errori di ortografia? Che nel suo testamento lasciò una biblioteca composta da solo due o tre libri? Il cui cognome tradotto in italiano somiglia così tanto, ma così tanto, a Crollalanza, la mamma? Non è che era uno pseudonimo, un nom-de-plume a cui era costretto visto che gli italiani allora in Inghilterra non erano visti tanto bene? Insomma, non è che le opere di Shakespeare le ha scritte in realtà Giovanni Florio da Soglio in Val Bregaglia?
Molti lo pensano (il primo studio che sostiene questa tesi è degli anni Trenta) eppure se vai lì a Soglio a fare una passeggiata non c'è neanche una targa che lo ricordi.

(e neanche su Wikipedia c'era - l'ho aggiunto io)

martedì 1 ottobre 2024

Orrido Achille.

Nell'Iliade, non contento di aver ucciso Ettore, lo trascina per spregio con la sua biga al galoppo per dilaniarne il corpo. Tenta di violentare sua sorella Polissena e ne ammazza il fratellino sull'altare dove si era rifugiato, violando la sacralità del luogo. Suo figlio Pirro uccide il figlioletto di Ettore sbattendolo contro le rocce e fa schiava e concubina sia moglie Andromaca: sostanzialmente la costringe a fare sesso con chi le ha ucciso il figlio e indirettamente l'adorato marito.
Persino i Romani (che pure non scherzavano neanche loro) preferivano pensarsi discendenti degli sconfitti Troiani piuttosto che dei predatori Achei. E l'orrore per il vincitore tracotante, ebbro delle rapine fatte e impunite e del sangue altrui versato, sembra una caratteristica originaria della nostra civiltà (che forse stiamo un po' perdendo).




domenica 22 settembre 2024

Irrilevanti, complici o frustrati?

Artista, dirigente di una grande società o attivista politico radicale?
Sportivo, giornalista o religioso?
Seduttore, commerciante o scrittore?


(meglio irrilevante.)

sabato 21 settembre 2024

I mitici anni Sessanta

Da piccola i suoi quando avevano troppo lavoro la mandavano nella cascina degli zii in campagna. Qui non c'era riscaldamento (era inverno) e il bagno era fuori casa. L'acqua la prendevano dal pozzo, spaccando prima lo strato di ghiaccio che c'era sopra con l'ascia. La zia lavava i panni a mano nel fiumiciattolo lì vicino, gelido (ma pulito). L'unico posto caldo era la cucina dove c'era la stufa economica che serviva anche per fare da mangiare; per scaldare i letti per dormire usavano i bracieri (il monaco, veniva chiamato). Ma tutto questo non nell'Ottocento, erano gli anni Sessanta.
Ma anche i miei (abitavamo in centro) hanno comprato il frigorifero solo quando avevo tre anni. Prima la mattina si andava dal lattaio appena apriva a comprare il latte per la colazione. Mio papà in ufficio doveva avere una segretaria a prendere le telefonate quando lui non c'era; e tre-quattro disegnatori a mettere giù in bella i progetti. La segretaria rideva e scherzava con i disegnatori, che le facevano le battutacce.
Adesso ovviamente non ho la segretaria. Ho invece due piccoli parallelepipedi neri che fanno lo stesso lavoro; e anche quello dei disegnatori. Ma non fanno le battute (e quando le fanno, non fanno ridere).