lunedì 27 gennaio 2025

Gente del posto e nuovi venuti

Quando si va in una città nuova e sconosciuta, si visitano un sacco di musei: un giorno la National, domani il British, un altro la Tate; fino a spingersi in musei piccoli, poco noti, in negozi da tutte le parti e in bar minori; tutto perché bisogna sfruttare l'occasione, ora o mai più.
Se invece si abita vicino a un museo, c'è chi (me compreso) non va mai a vederlo, tanto è lì, ci sarà prima o poi un'occasione (che poi non si presenta mai - e passano gli anni). L'Ambrosiana e il Poldi Pezzoli per dire li ho visti solo da bambino con mia mamma, che appunto era di fuori ed era curiosa; i miei figli invece non li ho ancora portati, uno di questi giorni, chissà (e intanto finiranno l'università).
È un po' la sindrome degli abitanti del posto: per cui a parità di condizioni, se prendi due giovani abitanti di New York, uno che viene dall'Oklahoma e uno nato a Chelsea e cresciuto lì, dieci anni dopo quello che viene da fuori spesso ha fatto più carriera, ha tentato più cose, ha conosciuto più gente, magari anche nel peggio: tossicodipendente, barbone, spacciatore o peggio.
Non è ben chiaro però il rapporto di causa-effetto. Era perché quello che veniva dall'Oklahoma era intraprendente fin dall'inizio, e proprio per questo si è staccato da casa per cercare la grande avventura? O è perché è proprio trovarsi in un ambiente nuovo che rende più curiosi e coraggiosi?
Vedo gli eredi di famiglie nobili che vivono qui all'intorno. Hanno i loro vestiti, di qualità sì, ma sempre gli stessi (e oramai fuori moda e magari anche un po' lisi). Se ne stanno in casa ad aspettare che arrivino le rendite dei loro possedimenti, sempre più basse. Nessun rischio, è vero. Ma nessuno di loro è mai eccelso a scuola o nella vita lavorativa.
Vedo quelle grandi ville con giardino a Brunate, a Erba, sul lago. Mi dico: se fossero case della mia famiglia, lì in quella quiete e in quella sicurezza chissà che pensieri profondi che farei, che letture, chissà che libri scriverei. Ma quelle ville sono sempre vuote.
Anche i miei nonni avevano una villa con giardino, è lì che aspetta. Ma non ci vado mai.


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