giovedì 28 marzo 2024

Romanticismo e bottegai

Secondo Isaiah Berlin, il Romanticismo (etichetta sotto la quale peraltro troviamo cose molto diverse, tradizionalismo e modernismo, individualismo e comunitarismo, spiritualismo e blasfemia, attivismo e contemplazione, amanti e nemici della Natura, nostalgici e futuristi, ecc ecc), movimento sviluppatosi in Germania nella seconda metà del Settecento e poi man mano diffuso in tutto il mondo, sarebbe in qualche modo il responsabile delle successive rivoluzioni politiche, economiche e culturali: dalla rivoluzione francese alla rivoluzione industriale, fino ai totalitarismi del '900.
Ma cos'è che accomuna i romantici?
In poche parole, l'odio per i bottegai, per la quieta vita borghese a cui li destinava la famiglia, di lento accumulo di denaro, di piccole ansie per piccole cose, di piccole soddisfazioni, di pace domestica, di solido tran tran quotidiano.
E quindi se vogliamo dire cosa caratterizza il nostro momento è: i bottegai hanno vinto; e i romantici hanno perso (come minimo perché hanno esagerato – ma non potevano farne a meno).


Nessun commento:

Posta un commento