È
la tesi di laurea in medicina di Céline,
noto antisemita e filonazista, ma - come altrettanto noto - scrittore
di grande sensibilità (qui e altrove).
Il libro racconta la storia di questo medico che, all'ospedale di Vienna, scoprì che la febbre puerperale che uccideva le giovani madre ricoverate (perlopiù povere e spesso non sposate) era causata inavvertitamente dai medici stessi, che passavano dalla sala anatomica dove sezionavano i cadaveri alla visita della pazienti senza lavarsi adeguatamente le mani: erano loro, i benefattori, a portare la malattia che pretendevano di curare; loro, istruiti, ricchi, famosi, ad infettare quelle povere donne, certo ignoranti e forse dalla morale un po' incerta, ma insomma degli esseri umani anche loro, loro a farne le loro vittime. Ma una volta iniziato a lavare le mani, come li costrinse a fare Semmelweiss, e a cambiare le lenzuola, le morti cessarono.
Nessuno lo ringraziò per la sua scoperta; anzi, destò invidie, fu osteggiato, come si permette, costretto a lasciare l'ospedale; fino a morire solo, povero, dimenticato, disperato, abbandonato in un manicomio (dove morì per setticemia, ferite disinfettate male, ironia della sorte).
Il libro racconta la storia di questo medico che, all'ospedale di Vienna, scoprì che la febbre puerperale che uccideva le giovani madre ricoverate (perlopiù povere e spesso non sposate) era causata inavvertitamente dai medici stessi, che passavano dalla sala anatomica dove sezionavano i cadaveri alla visita della pazienti senza lavarsi adeguatamente le mani: erano loro, i benefattori, a portare la malattia che pretendevano di curare; loro, istruiti, ricchi, famosi, ad infettare quelle povere donne, certo ignoranti e forse dalla morale un po' incerta, ma insomma degli esseri umani anche loro, loro a farne le loro vittime. Ma una volta iniziato a lavare le mani, come li costrinse a fare Semmelweiss, e a cambiare le lenzuola, le morti cessarono.
Nessuno lo ringraziò per la sua scoperta; anzi, destò invidie, fu osteggiato, come si permette, costretto a lasciare l'ospedale; fino a morire solo, povero, dimenticato, disperato, abbandonato in un manicomio (dove morì per setticemia, ferite disinfettate male, ironia della sorte).
Quindi,
se qualcuno non l'ha ancora letto, corra a
procurarselo: non se ne pentirà.

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