lunedì 23 ottobre 2023

Il dottor Semmelweiss

È la tesi di laurea in medicina di Céline, noto antisemita e filonazista, ma - come altrettanto noto - scrittore di grande sensibilità (qui e altrove).
Il libro racconta la storia di questo medico che, all'ospedale di Vienna, scoprì che la febbre puerperale che uccideva le giovani madre ricoverate (perlopiù povere e spesso non sposate) era causata inavvertitamente dai medici stessi, che passavano dalla sala anatomica dove sezionavano i cadaveri alla visita della pazienti senza lavarsi adeguatamente le mani: erano loro, i benefattori, a portare la malattia che pretendevano di curare; loro, istruiti, ricchi, famosi, ad infettare quelle povere donne, certo ignoranti e forse dalla morale un po' incerta, ma insomma degli esseri umani anche loro, loro a farne le loro vittime. Ma una volta iniziato a lavare le mani, come li costrinse a fare Semmelweiss, e a cambiare le lenzuola, le morti cessarono.
Nessuno lo ringraziò per la sua scoperta; anzi, destò invidie, fu osteggiato, come si permette, costretto a lasciare l'ospedale; fino a morire solo, povero, dimenticato, disperato, abbandonato in un manicomio (dove morì per setticemia, ferite disinfettate male, ironia della sorte).
Quindi, se qualcuno non l'ha ancora letto, corra a procurarselo: non se ne pentirà.

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