Da ragazzi, mentre tutti avevano il
mito di Che Guevara (o peggio), loro tenevano a Kossighin. O a
Gromyko (adesso dicono che tenevano a Kennedy, ma allora perché non
si iscrivevano al partito repubblicano o socialdemocratico? No, alla
FGCI, federazione giovanile comunista italiana, quindi con
Kennedy c'entravano poco o nulla, giusto sempre la stessa tendenza a
manipolare la storia...).
Il loro Stato modello era la Bulgaria, piedi per terra, forse un po' grigia e poliziesca, ma lì i capitalisti li mettevano a posto.
E riunioni su riunioni, in attesa del potere. Il Partito poi gli trovava un lavoro, magari anche una cattedra universitaria se andava bene, o un posto in un giornale o in una municipalizzata... e poi la casa, e volte magari anche la morosa. E così prima o poi qualche fetta di potere è arrivata, o qualche briciola, responsabile provinciale, assessore ai lavori pubblici, sottosegretario... tutto bene per carità; ma non proprio quello che si aspettavano.
Ma come? Con tutti quei sacrifici? Così c'era anche un po' un senso di rivalsa, cosa ho fatto tutte quelle riunioni a fare? Se non mi fossi sacrificato per gli altri, per la causa... chissà dove sarei adesso. A quest'ora ero ricco. Ero un imprenditore, avevo la villa in Sardegna, mille donne ai miei piedi... (e invece no, se non era per il Partito a quest'ora al massimo facevi l'impiegato, ecco cosa). E quindi quell'impalpabile desiderio, unire al potere anche qualcosa di più, il successo mondano, quello professionale. Basta fare squadra con quelli come te, rubare il lavoro agli altri, o comunque impedirglielo, maledetti capitalisti.
Una volta toccava sopportare i ciellini che facevano man bassa di ruoli. Adesso invece si sono aggiunti anche gli ex figiciotti.
Il loro Stato modello era la Bulgaria, piedi per terra, forse un po' grigia e poliziesca, ma lì i capitalisti li mettevano a posto.
E riunioni su riunioni, in attesa del potere. Il Partito poi gli trovava un lavoro, magari anche una cattedra universitaria se andava bene, o un posto in un giornale o in una municipalizzata... e poi la casa, e volte magari anche la morosa. E così prima o poi qualche fetta di potere è arrivata, o qualche briciola, responsabile provinciale, assessore ai lavori pubblici, sottosegretario... tutto bene per carità; ma non proprio quello che si aspettavano.
Ma come? Con tutti quei sacrifici? Così c'era anche un po' un senso di rivalsa, cosa ho fatto tutte quelle riunioni a fare? Se non mi fossi sacrificato per gli altri, per la causa... chissà dove sarei adesso. A quest'ora ero ricco. Ero un imprenditore, avevo la villa in Sardegna, mille donne ai miei piedi... (e invece no, se non era per il Partito a quest'ora al massimo facevi l'impiegato, ecco cosa). E quindi quell'impalpabile desiderio, unire al potere anche qualcosa di più, il successo mondano, quello professionale. Basta fare squadra con quelli come te, rubare il lavoro agli altri, o comunque impedirglielo, maledetti capitalisti.
Una volta toccava sopportare i ciellini che facevano man bassa di ruoli. Adesso invece si sono aggiunti anche gli ex figiciotti.
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