venerdì 21 ottobre 2022

Ischia

Tempo fa, eravamo andati a Ischia per il Capodanno. Ci avevano consigliato un alberghetto sul porto, posto carino, ma il cenone di fine anno non finiva più, bisognava raggiungere la mezzanotte. Poi, nel buio, i botti di Napoli su mare: tutto qui? C'era poi un percorso pedonale lastricato che portava a una punta, forse lì si vedeva meglio. La gente passeggiava dopo cena chiacchierando, famiglie, ragazzi. Tre ragazzi portano rapidamente una ragazza, tutta vestita da festa, minigonna e mantello nero, verso un angolo buio. La tengono per mano, ma lei sembra contrariata, fa come per ribellarsi, ma è ubriaca, i ragazzi le sorridono scherzosi. Al ritorno, in quello stesso angolo buio c'è un assembramento di ragazzi, la gente da lontano guarda, ammicca ridendo: in mezzo c'è lei, in basso. È tardi, torniamo in albergo.

Anni dopo, ripensandoci, improvvisamente me ne sono reso conto: ma quello era un maledetto stupro.

E neanche l'avevo capito, al momento.

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