Stranamente, si ragiona e si perde
tempo su tante cose che in fondo sono dettagli (da non sottovalutare,
però: dettagli in cui ci si perde, ma che costruiscono non si sa
bene come i significati). Ma anche i grandi problemi che ci
tormentavano, le gioie e le soddisfazioni: una volta risolti, non
erano poi così rilevanti. E invece non si pensa mai a quello che di
fatto è il centro delle cose.
Da parte mia, credo che sia quella sensazione di fare parte della vita - pienezza del presente, percezione di cose nuove del futuro, chiarezza del passato – qualcosa che in realtà non riesco neppure a nominare chiaramente – e che sentivo un tempo, che per lungo tempo non ho sentito più, e che adesso solo a volte mi capita di sentire.
Mi è chiaro invece cosa allontana da quella sensazione. La routine, ad esempio, il fare cose che non piacciono per dovere, abitudine o vigliaccheria. Il coraggio paga, invece, così come la fatica e la fedeltà al “vero sentire” (diciamo così).
Eppure quella cosa c'è. L'ho conosciuta. E qualunque cosa faccia, l'obiettivo è un solo: ritrovarla. Anche se non so cos'è.
Da parte mia, credo che sia quella sensazione di fare parte della vita - pienezza del presente, percezione di cose nuove del futuro, chiarezza del passato – qualcosa che in realtà non riesco neppure a nominare chiaramente – e che sentivo un tempo, che per lungo tempo non ho sentito più, e che adesso solo a volte mi capita di sentire.
Mi è chiaro invece cosa allontana da quella sensazione. La routine, ad esempio, il fare cose che non piacciono per dovere, abitudine o vigliaccheria. Il coraggio paga, invece, così come la fatica e la fedeltà al “vero sentire” (diciamo così).
Eppure quella cosa c'è. L'ho conosciuta. E qualunque cosa faccia, l'obiettivo è un solo: ritrovarla. Anche se non so cos'è.
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