martedì 13 novembre 2018

Asperger rules?


Sembra che Bentham (utilitarista inglese del '700) fosse affetto da sindrome di Asperger*.
Turing, padre della cibernetica, pure.
Ciò sembra spiegare - in modo sinistro - alcune cose.
*La sindrome di Asperger è sostanzialmente (semplifico un po' e me ne scuso con gli interessati) una forma leggera di autismo, per cui chi ne è affetto è particolarmente intelligente su alcune cose, ma poco sensibile su altre: fra cui gli affetti, i sentimenti, la comunicazione umana: cose che semplicemente non capiscono.
Ad esempio, nel famoso dilemma dell'Uomo Grasso (che in breve è: devieresti volontariamente il percorso di un treno per salvare cinque persone e ucciderne invece una ugualmente innocente?), mentre la stragrande maggioranza della popolazione, di qualunque razza, età, religione e cultura (con ciò dimostrando che l'etica è innata, nb), prova un certo orrore in particolare per le versioni più estreme del dilemma (uccideresti un giovane sano per usare i suoi organi e salvare così cinque malati?), gli asperger sembrano invece abbastanza indifferenti a tutto ciò e si occupano solo dei risultati (cinque vite salvate è meglio di una, no? È matematico).
A questo punto, si sa che Bentham con il suo utilitarismo ha molto influenzato Adam Smith e gli economisti classici, che hanno teorizzato un mercato retto dalla logiche di un homo oeconomicus interessato ai risultati solo in termini di utilità (ma, per dire, il premio Nobel Kahneman ha dimostrato che non è così – e quindi l'economia descrive e incoraggia comportamenti che in realtà non ci sono per niente naturali).
E si sa che Turing ha ideato il suo famoso test il cui presupposto è che sia irrilevante chiedersi se un essere sia cosciente o meno, basta che le risposte date da una macchina e da un uomo siano indistinguibili; presupposto che è alla base delle teorie di cui si parla oggi: quella della singolarità delle AI (ovvero che le intelligenze artificiali supereranno a breve quelle umane, ponendo fine alla specie umana, ad esempio) o del superumanesimo (trasferire la nostra coscienza – qualunque cosa essa sia, visto che non lo sappiamo - in macchine superintelligenti che ci permetteranno di vivere in eterno – fine dell'universo permettendo, ovviamente).
E quindi il mondo che si sta preparando è quella di una superintelligenza priva di etica e di sensibilità, grazie alla prevalenza della sindrome? Siamo messi bene.

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