Da qui qualche decennio dopo (per le nazioni ancora più
arretrate e provinciali) il fiumanesimo e il futurismo italiani.
(sempre secondo Wolfgang Schivelbaum, reazioni culturali simili nei popoli
sconfitti – sudisti, francesi dopo Sedan, tedeschi dopo la prima guerra
mondiale: all'inizio c'è la ricerca di un capro espiatorio, spesso i capi o ipotetici traditori; poi la fiducia
non si sa bene perché nella benevolenza del vincitore; successiva delusione e infine la convinzione della propria superiorità spirituale, artistica e morale, che prima
o poi riemergerà, distinguendosi dal mondo meccanico, vile e corrotto dei
vincitori.
Sorprendente analogia di quest’ultima fase con la formazione del
cristianesimo, verosimilmente all’origine un movimento politico di liberazione
sconfitto dai Romani, e da allora in attesa di una revanche spirituale.)
Nessun commento:
Posta un commento