Mi dice: meglio che non parliamo qui, andiamo in un posto
più tranquillo. Vengo fuori con la mia macchina, mi segua.
Un po’ teso mi apposto quindi fuori dal
Comune, e quando vedo uscire la macchina inizio a seguirlo. Quello accelera, io
dietro. Quello fa delle svolte improvvise, e io dietro, sempre più veloce,
sempre più difficile. A un certo punto, siamo in aperta campagna, l'auto si ferma di
botto, scende uno, mai visto prima, mi fa : lei, ma perché mi sta seguendo?
Avevo sbagliato macchina! Poi non avevo il numero di
telefonino, non sono più riuscito a trovarlo.
Chissà cosa aveva da dirmi, quel giorno. E quel progetto non è
che sia andato avanti poi tanto bene.
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