lunedì 9 agosto 2010

Altezze dell’alpinismo.

Subito a venti metri dal parcheggio, c’è chi si è già fermato, ha messo giù una tovaglia e fa pic-nic. Spiace dirlo, ma spesso sono meridionali, forse il fresco del bosco gli basta, o non sono abituati a camminare.
Al rifugio di fondovalle (in realtà quasi un ristorante), giusto in fondo alla strada sterrata, è pieno di italiani, milanesi, romani, che sgagnano polenta e capriolo a quattro palmenti.
Al rifugio al termine della salita sul ghiaione, sul limitare del ghiacciaio, ci sono solo bergamaschi (o trentini o piemontesi) e qualche straniero.
Ma sul ghiacciaio e sulla cresta terminale, sono quasi tutti inglesi, tedeschi, francesi, americani: gente preparata, che non ha paura a fare fatica, che si gode le bellezze dell’alta quota.
(e poi ci si chiede perché il paese è in declino)

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