lunedì 26 aprile 2010

La cicogna.

Il bimbo uscì di casa con il suo papà per andare all’asilo nido. In una manina teneva trionfante la sua cicogna di peluche appena avuta in regalo, dall’altra teneva quella del papà.
“Chissà cosa diranno all’asilo quando vedranno la mia cicogna, eh papà?” commentava sorridente ed emozionato lungo la strada. “E’ bella la mia cicogna, vero, chissà cosa diranno”, continuò per tutto il tragitto.
Appena arrivati, andò dritto dalla direttrice e gliela mise sotto il naso, tendendo le braccine; ma quella stava parlando di qualcosa di importante con una mamma e non se ne accorse neanche. Andò allora da una maestra: ma questa era troppo presa con un bambino che non la smetteva di frignare e gli diede solo uno sguardo frettoloso.
Il bimbo allora si diresse agli armadietti a togliere come al solito il cappotto e le scarpe, lo sguardo fisso; appese piano la cicogna all’attaccapanni con i vestiti e senza dire una parola se ne andò nell’aula dove c’erano gli altri bambini.

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