domenica 21 marzo 2010

Prima e seconda ondata

La differenza fra chi è nato nel 1950 e dintorni e chi è nato nel 1960 è che per i primi la realtà di riferimento, la realtà “vera” è la DC, la repressione sessuale, la Chiesa, il capitalismo, il lavoro duro: e la ribellione è ciò che cresce, la novità, la grande occasione – ma in fondo in fondo si sa che la realtà vera è un’altra.
Per chi è nato nel 1960 (come me), la realtà di base è la ribellione, era la cosa più normale, su cui ci si faceva un’educazione, che si imparava diventando grandi. E il ritorno della Chiesa, del capitalismo, della falsa coscienza, è stata una spaventosa novità. Una marea montante reazionaria che non si capiva da dove venisse e come facesse a durare.

(c’è chi è passato dall’altra parte, ed è diventato manager di successo o politico nel centro destra.
C’è chi, senza crederci più di tanto, si è incistato bene nelle strutture del centrosinistra: professore universitario, giornalista, dirigente di enti pubblici, comico televisivo.
E c’è chi semplicemente ha fatto altro: il proprio lavoro, i fatti propri, il pizzaiolo, l’autista di autobus; in attesa di tempi migliori.
Non si può mica essere sempre sulla cresta dell’onda.)

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