sabato 6 marzo 2010

Cavarsela.

Le famiglie ebree che non sono scappate (e che erano ricche o capaci, e che magari quindi potevano farcela): perché? Perché sono rimaste in Germania o in Polonia, sapendo che prima o poi sarebbero stati aggrediti? Forse si sono sbagliati, o forse speravano.
O forse hanno pensato che il destino dei sopravvissuti, lontani dai luoghi e dai legami d’origine, fosse peggio. Peggio morire o peggio svanire, perdere la propria identità, continuare a vivere senza sentirsi vivi?


(meglio morire di eroina all’inizio degli anni ’80 o riscoprirsi moderati e riformisti, per ottenere un incarico in un ente locale; e poi passare anni a rimpiangere segretamente la “vera vita”?)

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