mercoledì 16 settembre 2009
Vicende
Poco dopo essere uscito di prigione (banda armata), fidanzato con la figlia di un noto costruttore edile, lo incontro ad un convegno di urbanistica. “Non so proprio niente sull’argomento, ma fra poco dovrò fare un intervento, qualcosa dovrò inventarmi, sono stato nominato presidente dei giovani imprenditori edili (potenza del papà/suocero).” Alla fine tocca a lui: un discorso di fuoco. “Noi giovani imprenditori diciamo basta! Basta a questo Stato che ci opprime! A quelle leggi che ci impediscono di esprimerci in libertà, a cavilli e norme che ci imbrigliano! E’ ora di dire basta, che siamo stufi, che è ora di cambiare!”, in pieno stile Autonomia Operaia. Applausi scroscianti (degli speculatori edilizi).
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