Il vero amore animalesco – su cui si potrebbe fare un documentario, che non sfigurerebbe alla televisione, assieme agli zebrini, i piccoli gnu, i fenicotteri e altri tipici rappresentanti del mondo animale - è l’amore dei genitori per i figli appena nati.
I piccolini sono piagnucolosi, bruttini, rompipalle: dormono quando si vorrebbe uscire, piangono quando si vuol dormire, non si capisce mai perché e cosa vogliono; mangiano, cagano, piangono e dormono tutto il tempo. E il genitore li guarda, e pensa, tutto intenerito: come è bello. Anni dopo, guardando le foto del mostricciattolo, si chiede: ma come ho fatto?
E' l'amore animalesco, immotivato; quello che porta a commuoversi davanti ai piccoli di tutte le specie, che fa piangere davanti allo zebrino divorato dalla iena alla tivù, che fa intenerire davanti al piccolo di varano! (enorme lucertola lenta, goffa, bavosa, con la bava velenosa che manda in putrefazione gli animali morsi – la giovane mamma davanti alla tele li guarda e dice: ma come sono carini!); che fa svegliare di colpo, di notte, se un bimbo dall'altra parte della strada accenna a lamentarsi; che fa zampillare il latte dal seno al primo piagnucolìo del bimbo addormentato.
Ed è terribile e orribilmente patetico pensare al tuo piccolino indifeso, che si fa male, che viene – che ne so? - aggredito da un cane o picchiato da un altro bambino.
Sorte tristissima dei genitori di un figlio che soffre: di un figlio che viene preso in giro dagli altri, timido, goffo, sfigato; ciccione, brutto, imbranato, o con i brufoli; di uno che viene picchiato o imbrogliato; oppure di uno che imbroglia, di uno vigliacco, meschino o traditore; di uno che non lo vuole nessuno, che resta senza donne (o senza uomini), senza lavoro, senza casa; di uno che diventa cattivo, che ammazza; o di uno che un giorno si uccide. O comunque di persone che tirano avanti, senza arte né parte, e per cui la vita, tutto sommato, è una lunga fatica senza senso.
Insomma, più o meno di quasi tutti.
Poveri genitori destinati a soffrire.
Si parte da tanti piccoletti, tutti simpatici, carini e buoni; e si finisce con una massa di adulti odiosi e sofferenti.
Orribile mistero del mondo.
Nessun commento:
Posta un commento