venerdì 12 gennaio 2024

Il Lodo del Generale

Faceva ammazzare i terroristi che si erano arresi con un colpo di pistola alla nuca mentre erano sdraiati a terra con le mani alzate (certo quelli non erano degli angioletti innocenti, avevano ammazzato anche loro, ma non mi risulta che in Italia ci sia la pena di morte, senza processo per di più).
Nascondeva la documentazione compromettente per il governo che veniva ritrovata nei covi (verosimilmente per usarla come ricatto nei confronti dei governanti, facendola ritrovare più avanti, pezzo a pezzo).
Faceva arrestare gente senza prove, soprattutto universitari (anche se a volte per caso ci azzeccava); poi faceva liste dalle quali risultava che i terroristi erano perlopiù studenti o professori, come da suo assunto (ma alla prova dei fatti non risulta che sia così, la maggioranza erano operai).
Se non ci fossero stati i pentiti con le loro confessioni fiume, non avrebbe combinato granché.
Ma soprattutto diffidava degli intellettuali, secondo quel pregiudizio fondamentalmente conservatore e reazionario per cui i ragionamenti e gli studi sono tutte fanfaluche, “grilli per la testa”, astrazioni artificiali e assurde, la realtà è un'altra! (la solita di sempre), e quindi quella era tutta roba da estirpare: dalle università, dai giornali, dal dibattito pubblico: come poi è avvenuto peraltro (e infatti adesso in giro trovi solo rassicuranti ovvietà: è il cosiddetto lodo).
A un certo punto però questa storia dei documenti nascosti non deve essere piaciuta più di tanto, tanto è vero che lo mandarono in Sicilia visibilmente senza scorta, che ci pensassero loro.
Inutile dire che ad oggi è pieno di monumenti e piazze che a lui intitolate: è un Eroe Italiano anche lui.

[era il figlio di una venditrice ambulante che veniva dal Sud, che si era separata dal marito che faceva il ciabattino e poi lo sguattero, e insomma faceva la fame; non sapendo come fare con il figlio, lo aveva messo in riformatorio, non si sa mai, con un futuro di mozzo sulle navi.
Il figlio dell'armatore, che venne sequestrato dal suo gruppo terroristico per ottenere un riscatto, era stato tenuto prigioniero da lui per più di due mesi, bendato e con le cuffiette alle orecchie. Quando tempo dopo lo uccisero in quel modo, gli chiesero se così non si sentisse vendicato. Ma rispose: quando ho saputo della sua morte, mi è dispiaciuto per lui. Può sembrare strano, ma in qualche modo eravamo stati vicini.]

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