giovedì 11 maggio 2023

Eroi italiani 2

Vicino al Parco Sempione c'è una bella strada, dedicata a un certo Giulio Douhet.
Chi sia questa persona è presto detto: agli inizi del '900 teorizzò il bombardamento aereo a tappeto dei centri abitati come mezzo per vincere le guerre: riflessione teorica che venne apprezzata dai contemporanei e portò al bombardamento della popolazione civile in Inghilterra e Germania, per non parlare della bomba atomica in Giappone e poi delle devastazioni in Vietnam; e quindi a infinite sofferenze, senza peraltro che questi bombardamenti risultassero decisivi ai fini delle sorti dei conflitti.
Insomma, un mostro.
Ma la domanda è: perché intitolargli una via?




















Di seguito uno stralcio del libro più famoso del nostro:
«Basta immaginare ciò che accadrebbe, fra la popolazione civile dei centri abitati, quando si diffondesse la notizia che i centri presi di mira dal nemico vengono completamente distrutti, senza lasciare scampo ad alcuno. I bersagli delle offese aeree saranno quindi, in genere, superfici di determinate estensioni sulle quali esistano fabbricati normali, abitazioni, stabilimenti ecc. ed una determinata popolazione. Per distruggere tali bersagli occorre impiegare i tre tipi di bombe: esplodenti, incendiarie e velenose, proporzionandole convenientemente. Le esplosive servono per produrre le prime rovine, le incendiarie per determinare i focolari di incendio, le velenose per impedire che gli incendi vengano domati dall'opera di alcuno. L'azione venefica deve essere tale da permanere per lungo tempo, per giornate intere, e ciò può ottenersi sia mediante la qualità dei materiali impiegati, sia impiegando proiettili con spolette variamente ritardate
(Giulio Douhet, Il dominio dell'aria, Verona, 1932, pagina 24)

(nb: di recente gli è stata dedicata anche la scuola militare dell'Aeronautica, evidentemente ai nostri governanti piace, avere un personaggio nazionale di successo)

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