mercoledì 12 maggio 2010

Albanesi ingannati.

Da un’intervista a una scrittrice albanese fuggita in Italia (O. Vorpsi):
“La scoperta del mondo capitalista fu sconcertante.
Nella prigione che era l’Albania, la gente aveva conservato un animo estremamente candido. E’ ridicolo, lo so, ma nutrivamo la speranza di approdare in una terra promessa dove avremmo potuto realizzare i nostri sogni.
La gente era stufa del martellamento di “ideali” ai quali ci sottoponeva il regime comunista. Nessuno credeva più ai proclami del partito. La realtà era tristissima, di una povertà assoluta.
La pubblicità trasmessa dalla televisione italiana ci ha avvelenato la mente. Ricordo le belle mamme italiane piene di figli che stendevano il bucato candido: l’esistenza non aveva lasciato tracce sui loro corpi e sui loro volti come in Albania. Volevamo vivere così anche noi. Nessuno sapeva che quelle madri erano modelle di vent’anni scelte dopo attenti casting.”

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