Mazzini, Mameli, Nino Bixio... adesso
gli dedicano le strade, ma al loro tempo erano dei radicali non da
poco, degli spostati forse, condannati a morte e pronti a tutto,
anche alla lotta armata. Garibaldi: la sua famiglia era di Chiavari,
poi trasferita a Nizza: comunque anche lui se non gli fosse andata
bene sarebbe stato un poco di buono.
Chissà, forse anche gli Arnaldi e i Fenzi si sentivano parte di quella tradizione.
Chissà, forse anche gli Arnaldi e i Fenzi si sentivano parte di quella tradizione.
[Nino Bixio - ma si pronuncia Bisio come il comico, allora la x indicava la s dolce come in Xena, xé megio ecc - scappato di casa faceva il contrabbandiere in Sudamerica con un suo amico scappato con lui. La nave naufragò, si buttarono in mare, l'amico fu mangiati dagli squali. Per non parlare poi di Andrea Massena,
anche lui di Nizza: prima pecoraio, poi fantaccino nell'esercito, con
la Rivoluzione poté diventare ufficiale, poi Generale, poi
addirittura Maresciallo di Francia. Prima della battaglia di Rivoli,
si venne a sapere che gli ufficiali dell'esercito austriaco erano
arrivati da Vienna in landò. E adesso facciamogliela vedere noi, a
quei signorini! ruggì ai suoi soldati. E la battaglia fu
vinta (da cui la famosa rue de Rivolì dove adesso ci sono i negozi
di moda di lusso di Parigi)]

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