venerdì 6 settembre 2019

Geometra dello IACP


Suo padre – che faceva il geometra allo IACP – era morto improvvisamente. La madre non lavorava (come la maggior parte delle donne di allora), lui stava ancora facendo l'istituto tecnico: come avrebbero potuto cavarsela? Ci pensarono i colleghi del padre, che lo “assunsero” allo IACP, nel senso che gli diedero una scrivania, un tecnigrafo e uno stipendio a fine mese (detratto dalle loro buste paga), fino a quando non si sarebbe diplomato alle serali.
E così andò avanti per un po'. Un giorno ci fu un'ispezione: cosa ci fa qui quello lì? Subito a casa, è irregolare. Ma intanto oramai stava per prendere il diploma, dopo un po' ci fu un concorso in cui venne finalmente assunto, sempre come geometra, è lui che me l'ha raccontato.
Irregolare, sì. Grosse aziende pubbliche pubbliche – lo IACP è quello che costruiva le case popolari - che venivano usate per coprire problemi sociali assorbendoli nel loro corpaccione, sì. Origine delle distorsioni e dei malfunzionamenti di cui ancora oggi paghiamo le conseguenze, sì. Ma anche quanta maggiore umanità.


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