sabato 1 giugno 2019

Missie Vasil'čikov


Malgrado appartenesse alla gioventù dorata dell'aristocrazia europea, passando - anche in tempo di guerra - fra un ricevimento in un castello, un cocktail party e una festa a base di ostriche in compagnia dei suoi amici Hohenzollern, Bismarck, Metternich, Schönberg, Hannover, ecc ecc, è una tipa molto simpatica per il suo spirito sempre pronto. E poi non le era rimasto nulla, era povera in canna (era una russa bianca, fuggita senza niente), costretta a trovarsi lavoretti da segretaria, lavarsi i panni, arrabattarsi con il poco mangiare che trovava. Ma la cosa più carina è che dopo essere fuggita da Vienna senza cibo assieme ad una sua amica - sempre giovane aristocratica - e avere viaggiato su un predellino di un treno, e aver trascorso da sola la notte con i ferrovieri che le promettevano di portarla dove voleva, se passava prima una mezzoretta a casa loro (era molto carina), be', una  volta finito tutto, al momento di lasciarsi con questa Sissi o Sita o Sigi o come si soprannominavano tutte queste aristocratiche con cui aveva passato tutte queste avventure, ebbene queste ragazze si sono abbracciate e si sono sussurrate una promessa: quella di restare libere. Ovvero quella di non sposarsi, e continuare a vivere così. Andare in giro a zonzo sui predellini dei treni aveva un suo fascino insomma (invece nel giro di un anno si sposarono tutte e due, e morta lì).











(suo nonno Sergej partecipò  alla repressione dei moti del Pope Gapon nella Domenica di sangue a Pietroburgo nel 1905 - i soldati spararono sulla folla inerme - che diede avvio ai soviet di Trockij e Parvus e in definitiva alla Rivoluzione russa. L'ufficio in cui lavorava e i suoi amici aristocratici parteciparono invece alla congiura antihitleriana di Stauffemberg, finendo uccisi - molto vicini alle cose, insomma, ma senza riuscire ad incider, anzi)

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