lunedì 29 agosto 2016

Carrère

Vite che non sono la mia
La vita come un romanzo russo

Con uno stile a metà fra giornalismo, saggistica avvincente, e sincero (e straziante) autobiografismo, riesce a trattare temi difficili come la morte dei bambini o la malattie precoce. L'autoironia sulla vicenda amorosa che credeva di dominare brillantemente (alla francese) è poi impagabile.

(carini anche il Regno e Io sono vivo, voi siete morti. L'Avversario e Limonov, che sono i suoi più noti, mi convincono meno – se ne sta più nascosto)

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