mercoledì 4 agosto 2010

Certificato di Destinazione Urbanistica.

Il Comune ha fatto una variante per valorizzare i suoi terreni, da servizi a residenza. Serve però il CDU per venderli (va allegato all’atto).
Sul certificato che viene rilasciato però c’è scritto: area destinata a servizi comunali. Anzi, meglio, c’è scritto: “si certifica che, salvo errori, l’area è destinata a...”.
Bello quel “salvo errori”. E’ come se uno su una carta di identità scrivesse: “salvo errori, questa persona si chiama...” tal dei tali. Ora, capirei ancora nel caso di una carta di identità, il nome in fondo te l’ha dato la tua mamma, potrebbero sbagliarsi, ma qui invece la destinazione urbanistica l’hanno decisa loro, l’area è loro, non dovrebbero esserci errori. E invece ci sono, l'area è residenziale, non a servizi. E poi, un’area a servizi, chi vuoi che te la compri? Glielo si fa notare, e anziché emettere un nuovo certificato, se lo fanno restituire e aggiungono in fondo una pecetta: “salvo errori, si certifica che l’area ha destinazione residenziale”. Così sul certificato all’inizio c’è scritto “destinata a servizi”, in fondo “residenza”, ma anche così, chi vuoi che te la compri, con un’incertezza simile?
E il bello è che hanno voluto che pagassimo una seconda volta i diritti di segreteria, commenta sconsolato l’addetto alle vendite.

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