giovedì 15 ottobre 2009

Etimologie

fesso = rotto, ma in particolare: in un modo che non si vede, ma che si sente al suono, o nel cadere miseramente alla prima prova: fessurato, rotto dentro. Si può essere “fatti fessi” o “sfessarsi”: due percorsi diversi per lo stesso risultato. Sfessarsi è il risultato del continuo lavorio faticoso, come il metallo sotto stress, o di un motore o di un vecchio cavallo. Quando invece si rompe tutto di colpo, si dice che uno è “scoppiato”. Sfessato = metallo reso plastico; scoppiato = una piccola rottura inavvertita in un punto delicato che cresce di botto in modo esponenziale. Il risultato è senza rimedio.

sfigato = chiara etimologia e significato. Grande ossessione nazionale. Non fa però riferimento a eventuali fatti generatori, ma indica una certa caratteristica propria del soggetto, di essere poco affascinante e fortunato, malgrado gli sforzi e le capacità: la mancanza di quel certo “non so che” che rovina tutto. In più, indica una certa colpa da parte del soggetto, colpa che non c' è in parole come “deficiente”, “rincoglionito”, ecc., dove la mancanza in qualche modo è prodotta dal destino e quindi perdonata.

stupido = stupito. Un bell'insulto. Indica innocenza, stupore, incapacità di comprendere le cose sgradevoli, ingenua ritrosia, irritante ostinazione. Uno dei più fastidiosi difetti, perché esclude la colpa. Stranamente, viene anche usato per indicare il carattere opposto, di bassezza morale, di egoismo meschino. “E' uno stupido” indica spesso uno che non capisce le cose importanti della vita, e che quindi si muove su obiettivi limitati, con una certa aggressività, punta alle solite tre o quattro cose, in particolare facendo fesso chi stupido non è. Amen
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