Ci sono ragazze carine, simpatiche e
intelligenti, che chissà perché si sentono brutte. Diciamo che
magari non sono delle bombe sessuali, delle sventole, delle
strafighe; ma insomma non sono male. Ma di questa loro presunta
mancanza di sex appeal ahimè ne soffrono, e il loro sogno finisce
per essere di stare con il più bello della scuola, il figaccione
inarrivabile che così le potrebbe finalmente confermare della loro
appetibilità.
E quindi rifiutano con sdegno i ragazzi
carini e intelligenti che si innamorano di loro e le corteggiano.
Come? Due bruttini? Non sia mai! Sarebbe come arrendersi, come una
condanna, una rinuncia definitiva a un possibile ruolo di femmina
desiderata; l'ammettere davanti a tutti di essere prive di richiamo
sessuale.
E così, mi è capitato più facilmente
di stare con ragazze belle che con bruttine simpatiche e
intelligenti. Non sono un figaccione – e quindi per le bruttine non
vado bene. Quelle belle, invece, di figaccioni alle calcagna ne hanno
fin troppi, quello di cui cercano conferma è di essere intelligenti.
E quindi per loro vado bene (almeno, do questa impressione). E con le
bruttine invece mi va sempre male. È
un rimpianto, però.
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