giovedì 3 novembre 2016

Knausgard

La morte del padre

Le prime pagine sono terribili, tanto che avevo smesso di leggerlo. Ma era un libro in prestito dalla biblioteca, la scadenza della restituzione era vicina, allora l'ho ripreso e sono andato avanti. E non sono più riuscito a staccarmi.
Non succede niente, in realtà. Centinaia e centinaia di pagine in cui si raccontano episodi di una vita normalissima, lui è un ragazzino, va a scuola, ha un fratello, un papà, una mamma, diventa grande. Eppure non si riesce a smettere di leggere. E alla fine si capisce anche il senso di quelle terribili pagine iniziali, con un finale terribile, terribile ma che dice in modo chiaro, ineluttabile e nel modo in cui bisogna dirlo, quello che c'è nel titolo.

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